Intermonte conferma su AbitareIn il rating ‘outperform’, il target price a 8,60 euro (upside potenziale del 47% rispetto al prezzo di 5,84 euro), e le stime.
Lo studio evidenzia che la società ha chiuso il primo trimestre 2022/23 con una crescita su base annua in linea con la traiettoria che gli analisti si aspettano per l’intero anno.
Nel dettaglio, come ricorda il report, i ricavi consolidati sono stati pari a 44,4 milioni (35,5 milioni nel 1Q22/23), così suddivisi: 16,4 milioni derivanti dai contratti definitivi relativi alle unità immobiliari di Milano City Village e Palazzo Naviglio, 11,4 milioni di variazione delle rimanenze per avanzamento lavori al netto dello scarico di magazzino dovuto alla consegna di appartamenti ai clienti, 2,5 milioni di variazione delle rimanenze per l’acquisto di nuovi complessi immobiliari, e 14 milioni di altri ricavi.
L’Ebitda è balzato a 4,8 milioni dal precedente 1,6 milioni mentre l’Ebit si è attestato a 4,5 milioni (1,3 milioni nel 1Q21/22).
Il periodo si è chiuso con un utile netto di competenza del gruppo di 1 milione (1,9 milioni nel 1Q21/22).
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si esprime in 143,7 milioni (116,2 milioni al 30 settembre 2022),
Ad oggi, ricorda ancora lo studio, “la pipeline di sviluppo del gruppo, al netto dei progetti già completati e consegnati, si compone di 20 aree, per circa 247.000 mq di superficie in vendita, ovvero circa 2.680 appartamenti; degli appartamenti in cantiere, ne sono stati venduti in via preliminare 608, per un valore complessivo di 276,3 milioni, con anticipi contrattuali (coperti da garanzie assicurative) per 74,2 milioni; attualmente ci sono 458 appartamenti in costruzione”.
Gli analisti confermano le stime e si aspettano che il 2023 “mostri un significativo miglioramento rispetto all’anno precedente, sia in termini di numeri di conto economico sia, soprattutto, di generazione di cassa, beneficiando in modo significativo delle consegne dei progetti Milano City Village, Trilogy Towers e Palazzo Naviglio, nonché del completamento della cessione dell’area ex-Plasmon (valore di cessione 72 milioni), e consentendo di ridurre praticamente a zero l’indebitamento netto consolidato”.
Infine, gli esperti di Intermonte, riportano di apprezzare Abitare In, perché si tratta di una azienda che “si distingue dalla massa per l’unicità dell’offerta e la propensione all’innovazione tecnologica in un settore tipicamente legato alla tradizione”.
“Crediamo che la solida pipeline della società”, concludono gli analisti, “la ponga in una buona posizione per trarre vantaggio dallo sviluppo del mercato residenziale nella città di Milano, un mercato che soffre di una carenza strutturale di nuovi appartamenti per una popolazione in crescita”.