Global Markets Auto – Continental: utili in calo nel 2022 ma outlook 2023 incoraggiante

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore automotive:

Seduta poco mossa per i mercati azionari: in Europa, Ftse Mib, Dax e Ftse 100 guadagnano lo 0,2%. A Wall Street, il Dow Jones cede lo 0,3%, il Nasdaq lo 0,2% e lo S&P 500 lo 0,1%.

Volkswagen potrebbe decidere di costruire un impianto di batterie negli Stati Uniti anziché in Europa, come da programma originali. Secondo quanto riporta il Financial Times, infatti, la scorsa settimana infatti la casa tedesca ha dichiarato ai funzionari della Ue che prevede di raccogliere dai 9 ai 10 miliardi di euro in sussidi e prestiti dall’Inflation Reduction Act del presidente degli Stati Uniti Joe Biden e da altri programmi statunitensi nel corso della vita della fabbrica. Secondo fonti presenti all’incontro, Volkswagen ha spiegato di voler attendere, prima di prendere qualsiasi decisione, quale sarà la risposta europea al piano americano ma al momento le sirene americane sembrano in netto vantaggio.

Continental ha chiuso il 2022 con ricavi in crescita del 17% a 39,41 miliardi, leggermente al di sopra dei 39,17 miliardi previsti dal consensus, mentre l’Ebit adjusted è aumentato del 5,2% a 1,95 miliardi, in linea alle attese. L’utile netto è diminuito del 95% a 66,6 milioni. Per il 2023 la società tedesca prevede di registrare tra i 42 e i 45 miliardi di ricavi (41,2 miliardi il consensus), con un margine Ebit tra il 5,5% e il 6,5% (6,11% il consensus), e proporrà una cedola di 1,5 euro per azione, in calo rispetto ai 2,2 euro per azione di un anno prima.

Le vendite di autovetture in Cina sono diminuite di circa il 20% nei primi due mesi dell’anno, mettendo in luce le sfide che incombono sui produttori nel mercato automotive più grande al mondo. Secondo i dati raccolti dalla China Passenger Car Association, l’associazione dei costruttori cinese, le case automobilistiche cinesi hanno venduto 2,7 milioni di auto a gennaio e febbraio, arretrando rispetto alle 3,3 milioni di unità immesse sul mercato un anno prima. L’associazione ha attribuito la contrazione a due fattori: da un lato la scadenza degli sgravi fiscali per l’acquisto di auto, che durante la pandemia avevano dato slancio alle vendite, e la scadenza degli incentivi per l’acquisto di auto elettriche. Due elementi cui si va a sommare un terzo di natura culturale: il Capodanno Lunare cinese, che quest’anno è caduto a gennaio e ha comportato la chiusura di fabbriche e concessionari per più di una settimana.