Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore media:
Borse europee incerte: il Ftse Mib cede lo 0,5%, debole come il Ftse 100 (-0,5%), l’Ibex 35 (-0,4%) e il Cac 40 (-0,1%) mentre il Dax di Francoforte resiste sulla parità. Oltreoceano il Nasdaq guadagna lo 0,6%, lo S&P500 e il Dow Jones, entrambi lo 0,4%.
Vivendi (-0,8%) ha chiuso il 2022 con una perdita di 1,01 miliardi rispetto a un utile di 24,69 miliardi nel 2021, che includeva la plusvalenza sul deconsolidamento della partecipazione del 70% in Universal Music Group.
In particolare, ha impattato l’aggiustamento al fair value delle azioni Telecom Italia, che ha comportato una perdita da deconsolidamento pari a -1,347 miliardi (-728 milioni nel 2021). Vivendi ha contabilizzato la differenza tra il valore di carico della propria partecipazione in Telecom Italia al 31 dicembre 2022 (0,5864 euro per azione) e il fair value calcolato sulla base della quotazione del titolo a tale data (0,2163 euro per azione). L’utile netto rettificato è stato di 343 milioni (0,33 euro per azione), rispetto ai 613 milioni di euro (0,57 euro per azione) del 2021.
Nel 2022 i ricavi sono stati pari a 9.595 milioni, in aumento del 10,1% rispetto al 2021 (+5,1% a parità di cambi e perimetro), principalmente grazie alla performance di Havas (+424 milioni), alla crescita di Canal+ Group (100 milioni) e al consistente incremento di Gameloft (56 milioni). L’EBITA è stato di 868 milioni(+35,6% a/a; +24,6% a parità di cambi e perimetro).
Al 31 dicembre 2022, l’indebitamento netto finanziario ammontava a 860 milioni rispetto a cassa netta di 348 milioni al 31 dicembre 2021, un andamento dovuto principalmente all’investimento in Lagardère come parte della sua offerta di offerta pubblica sul gruppo e l’investimento di Canal+ in MultiChoice Group.