Mercati asiatici – Seduta contrastata, debole la Cina dopo dati macro

Seduta contrastata per i principali listini asiatici dopo la chiusura cauta di Wall Street.

In Cina, Shanghai viaggia a -0,2% e Shenzhen a -0,1%, mentre Hong Kong resta sulla parità dopo le forti vendite della seduta pecedente. Positivo il Giappone con Nikkei +0,6% e Topix +1%.

I dati sui prezzi al consumo (+1,0% a/a) e alla produzione (-1,4% a/a) cinesi di febbraio, inferiori alle attese (rispettivamente fissate a +1,9% e -1,3%), sono stati visti positivamente per la lotta globale per contenere l’inflazione, ma negativamente in termini di contributo ad alimentare la crescita economica in tutto il mondo.

Sempre sul fronte macro, secondo la lettura preliminare, a febbraio gli ordinativi di macchine utensili in Giappone hanno registrato un calo del 10,7% su base annua, in peggioramento rispetto al -9,7% del dato finale di gennaio.

Intanto, gli investitori continuano a digerire le indicazioni di Jerome Powell su ulteriori aumenti dei tassi e il rischio di recessione che ne deriva. Mentre mercoledì il capo della Federal Reserve ha detto ai legislatori che non è stata presa alcuna decisione sul ritmo della prossima mossa, ha ribadito che un’accelerazione dell’inasprimento era ancora sul tavolo e che i tassi potrebbero salire più del previsto se i dati economici lo giustificassero.

Il tutto mentre cresce già l’attesa per il job report statunitense che verrà pubblicato venerdì prossimo e che potrebbe fornire nuovi segnali utili a tracciare le prossime mosse della Fed.

Sul forex, l’euro/dollaro risale in area 1,056 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 136,7. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in calo con il Brent a 82,6 dollari e il Wti a 76,6 dollari.

Il tutto dopo che ieri, a Wall Street, il Nasdaq e lo S&P500 hanno guadagnato rispettivamente lo 0,4% e lo 0,1%, mentre il Dow Jones ha ceduto lo 0,2%.