Mercati – Previsto avvio poco sotto la parità, a Milano occhi su Prysmian e Leonardo

Prevista una partenza debole per le borse europee, in un mercato che continua a valutare la prospettiva che la politica monetaria resterà restrittiva più a lungo del previsto e in attesa domani del Job Report Usa di febbraio.

Chiusura poco mossa ieri a Wall Street, digerite le parole hawkish del presidente della Federal Reserve Jerome Powell nella sua audizione semestrale al Congresso. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,4% e lo S&P 500 lo 0,1%, mentre il Dow Jones ha perso lo 0,2%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in positivo dello 0,6%, mentre Shanghai cede lo 0,2% e Hong kong lo 0,5%.

I mercati stanno ancora digerendo le ultime dichiarazioni del chairman della Fed Jerome Powell nella sua testimonianza semestrale al Congresso Usa sulla necessità di ulteriori strette e i rischi di recessione che ne conseguirebbero.

Powell ha sottolineato che il picco dei tassi di interesse sarà probabilmente più alto di quanto previsto in precedenza e che la Fed è pronta ad accelerare sul rialzo dei tassi di interesse se sarà necessario.

Sempre negli Stati Uniti, secondo quanto riporta Bloomberg, il presidente Joe Biden ha intenzione di aumentare la tassazione sui ricchi e sul capital gain, in una proposta che sembra però avere poche possibilità di essere approvata dal Congresso.

Sul fronte macro, il tasso di inflazione annuale della Cina a febbraio è sceso all’1% dal 2,1% di gennaio, al di sotto delle previsioni dell’1,9%, mentre i prezzi alla produzione sono diminuiti per il quinto mese consecutivo segnando un -1,4% (da -0,8% a gennaio).

L’agenda di oggi prevede, inoltre, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, in attesa dell’uscita domani dei dati sui non farm payroll che forniranno ulteriori indicazioni sulle prossime mosse della Fed.

Tornando a Piazza Affari, da seguire in particolare Prysmian e Leonardo che oggi presenteranno i conti del 2022, mentre Bper pubblicati i risultati definitivi dopo aver diffuso quelli preliminari a inizio febbraio.

Ancora da monitorare Tim dopo che l’amministratore delegato di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, ha dichiarato che le offerte attuali per la rete del colosso tlc italiano sono molto al di sotto il reale valore dell’asset.