I futures sull’azionario Usa oscillano intorno alla parità, preannunciando una partenza piatta a Wall Street in attesa dell’uscita domani del Job Report di febbraio che potrebbe rafforzare la prospettiva di una Federal Reserve aggressiva sui tassi di interesse.
Chiusura in rosso ieri per i principali indici americani, dopo le parole hawkish del presidente della Federal Reserve Jerome Powell nella sua audizione semestrale al Congresso. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,4% e lo S&P 500 lo 0,1%, mentre il Dow Jones ha perso lo 0,2%.
I mercati stanno ancora digerendo le ultime dichiarazioni del chairman della Fed Jerome Powell nella sua testimonianza semestrale al Congresso Usa sulla necessità di ulteriori strette e i rischi di recessione che ne conseguirebbero.
Powell ha sottolineato che il picco dei tassi di interesse sarà probabilmente più alto di quanto previsto in precedenza e che la Fed è pronta ad accelerare sul rialzo del costo del denaro se sarà necessario.
Commenti coincisi che la pubblicazione di ulteriori dati sull’occupazione Usa che hanno confermato la solidità del mercato del lavoro americano, in attesa domani dei dati sui non farm payroll di febbraio.
Gli operatori ora prevedono un incremento del costo del denaro di mezzo punto centrale nel prossimo appuntamento del Fomc in programma il 21-22 marzo, rispetto ai 25 punti base dati per scontati fino a pochi giorni fa.
Sul fronte macro, infine, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 211 mila unità, al di sopra delle 195 mila previste dal consensus e alle 190 della rilevazione precedente.