Prysmian ha chiuso il 2022 con ricavi in aumento del 26,2% a 16,07 miliardi, leggermente superiori ai 15,89 miliardi previsti dal consensus, segnando una crescita organica del 14,4%.
L’Ebitda adjusted è balzato del 52,5 a 1,488 miliardi in linea con la previsione degli analisti, con una marginalità salita dal 7,7% del 2021 al 9,3% del 2022. L’utile netto è aumentato del 63,6% a 504 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è ridotto a 1,417 miliardi dai 1,760 miliardi del 2021. Un riduzione maggiore di quella prevista dagli analisti che prevedevano un indebitamento netto a 1,44 miliardi. In aumento anche il free cash flow del 53% a 559 milioni.
Il Consiglio di amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,60 euro per azione, in aumento del 9% rispetto al 2021.
Per quanto riguarda il 2023, Prysmian prevede un adjusted Ebitda tra 1,375 e 1,525 miliardi e un free cash flow tra i 450 e i 550 milioni