Nella seduta di ieri il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha riportato un +0,6% rispetto al +0,7% del corrispondente europeo e al -0,7% del Ftse Mib.
Chiusura debole per le borse europee, mentre proseguiva in lieve rialzo la seduta di Wall Street in attesa dell’uscita del Job Report Usa di febbraio che contribuirà a formulare le aspettative sulle prossime mosse della Federal Reserve. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund ha ceduto circa tre punti base a 174, con il rendimento del decennale italiano al 4,38%.
Tra le Large Cap Cnh Industrial ha terminato le contrattazioni flat, Interpump Group a -0,7% e Buzzi Unicem a -4,5%.
Tra le Mid Cap le migliori sono state El.En (+1,6%) e Datalogic (+0,8%) mentre le peggiori si sono rivelate CIR (-1,8%) e LU-VE (-2,1%).
Cementir (-1,7%) ha chiuso il 2022 con ricavi in crescita del 26,5% a 1,72 miliardi (+36,3% a cambi costanti), raggiungendo il record storico per il gruppo e con un incremento dovuto prevalentemente alla politica di prezzo tesa a mitigare l’incremento eccezionale dei costi di combustibili, elettricità, materie prime, trasporti e servizi.
Infine, tra le Small, KME Group (+0,9%) e Fidia (+0,7%) hanno chiuso in cima al paniere mentre Somec (-7,0%) si è posizionata in fondo al medesimo.
Il CdA di Fiera Milano (flat) ha approvato la finalizzazione dell’operazione strategica con Fiere di Parma avente ad oggetto una partnership volta alla creazione di una comune piattaforma fieristica europea nel comparto agro-alimentare.
Gefran (-1,9%) ha chiuso il 2022 con ricavi in crescita del 13,3% a 134,4 milioni (+9,8% a parità di cambi). L’Ebitda è aumentato del 9,7% a 24,6 milioni, con una marginalità al 18,3% (18,9% nel 2021).