Mercati – Sell-off sulle banche affonda l’Europa, Milano chiude a -1,55%

Chiusura in rosso per le borse europee, mentre prosegue volatile la seduta di Wall Street dopo la pubblicazione del Job Report Usa di febbraio e tra i timori per le turbolenze nel settore finanziario americano.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -1,55% a 27.281 punti. In calo anche il Ftse 100 di Londra (-1,7%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,7%), il Cac 40 di Parigi (-1,3%) e il Dax di Francoforte (-1,3%).

Oltreoceano, il Nasdaq cede lo 0,4%, lo S&P 500 lo 0,3% e il Dow Jones lo 0,2%.

Lo scorso mese l’economia statunitense ha creato 311 mila nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo, oltre i 225 mila previsti dal consensus ma al di sotto dei 504 mila di gennaio (rivisti da 517 mila).

Il tasso di disoccupazione è aumentato al 3,6% rispetto alle attese di una lettura stabile al 3,4%, mentre i salari medi sono aumentati dello 0,2% su base mensile rispetto al +0,3% stimato dagli analisti e della rilevazione precedente.

Numeri che nel complesso alimentano le speranze sulla possibilità che la Fed non debba necessariamente accelerare per il momento il ritmo dei rialzi dei tassi di interesse, evitando così il rischio di una pesante recessione.

Ad appesantire il sentiment dei mercati contribuiscono però le preoccupazioni legate alle tensioni innescate dai crolli di ieri di Silvergate Capital e SVB Financial, che hanno evidenziato l’impatto delle strette monetarie sui bilanci del settore finanziario.

Timori che stanno portando a un flight to safety che sta spingendo in forte ribasso i rendimento obbligazionari, con il tasso sul decennale americano in calo di 16 punti base al 3,75% e quello del biennale di 17 punti base al 4,69%.

Sul Forex il cambio euro/dollaro risale a 1,067 e il dollaro/yen scende a 135,2. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,6%) a 82,9 dollari e il Wti (+1,5%) a 76,9 dollari, avviandosi comunque a chiudere la settimana in calo.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale di circa otto punti base a 181, con il rendimento del decennale italiano al 4,31%.

Tornando a Piazza Affari, le vendite hanno colpito in particolare Finecobank (-4,6%), Bper (-4,5%), Prysmian (-4,3%), Cnh (-3,9%) e Banca Mediolanum (-3,5%). Bene, invece, Leonardo (+2,9%), dopo la diffusione dei risultati 2022, e Buzzi Unicem (+3%).