Sono stati firmati oggi, presso la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza del Ministro Adolfo Urso, del Direttore del Trasporto spaziale dell’ESA, Daniel Neuenschwander e dell’Amministratore Delegato di Avio, Giulio Ranzo, due contratti – per un valore complessivo di oltre 285 milioni di euro – nell’ambito delle iniziative per l’industria spaziale per l’implementazione del “NextGenerationEU”, con l’obiettivo di potenziare le capacità tecnologiche dell’industria italiana per l’accesso allo spazio.
Per l’esecuzione di questi contratti, il Governo italiano ha delegato il ruolo di Assistenza Tecnica all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) che agirà in qualità di Autorità Contrattuale. L’obiettivo è di fare leva sulle competenze sviluppate in Italia dai primi anni 2000 attraverso i programmi Vega, Vega C e Vega E per lo sviluppo di tecnologie di propulsione di nuova generazione e architetture di sistemi di lancio.
Dopo l’avvio delle attività, con la firma dei contratti per le fasi preliminari avvenuta a giugno 2022 inizierà ora la fase più operativa di due programmi chiave di sviluppo per Avio e, più in generale, per la crescita delle competenze italiane nelle tecnologie di propulsione e di architettura di sistemi di lancio.
Il primo, denominato STS e finanziato con 181,6 milioni fino al suo completamento, sarà dedicato allo sviluppo entro il 2026 di un dimostratore in volo di nuove tecnologie e progetti specifici per un lanciatore per carichi leggeri a due stadi con propulsione a ossigeno liquido e metano, a ridotto impatto ambientale. I principali assi di sviluppo sono previsti nel campo della realizzazione di serbatoi criogenici in materiale composito, sistemi di separazione non pirotecnici e sistemi avionici integrati basati su hardware e software di estrazione aeronautica.
Il secondo programma, denominato HTE e finanziato con 103,7 milioni al completamento, sarà dedicato allo sviluppo di un nuovo motore a ossigeno liquido e metano con tecnologia ad elevata prestazione, ridotto impatto ambientale e alta spinta, con la sua progettazione di dettaglio e la realizzazione di dimostratori di complessità crescente fino al test di qualifica a terra entro il 2026.