De’Longhi ha chiuso il quarto trimestre 2022 con ricavi in calo del 3,9% a 1,03 miliardi (-7% a cambi costanti), in un contesto ancora caratterizzato da un comportamento conservativo dei consumatori e dal conseguente destocking della distribuzione.
L’Ebitda adjusted è diminuito del 5,1% a 150 milioni, con una marginalità sostanzialmente stabile al 14,6% grazie ai risparmi sui costi operativi (connessi anche alla discesa del magazzino). Il trimestre si è chiuso con un utile netto in calo dell’1% a 78 milioni.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 299 milioni, in forte miglioramento rispetto ai 29 milioni al 30 settembre 2022 grazie a un cash flow positivo di 270 milioni generato nel trimestre legato soprattutto alle azioni di riduzione delle scorte.
Per il 2023, De’Longhi stima di poter chiudere l’anno con ricavi in leggera flessione ed un Ebitda adjusted nell’intervallo di 370-390 milioni.
Infine, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti (che si terrà in data 21 aprile 2023) un dividendo di 0,48 per azione euro, pagabile a partire dal 24 maggio 2023, con stacco della cedola il 22 maggio e con la c.d. record date al 23 maggio, pari ad un pay-out ratio del 41% dell’utile netto consolidato di Gruppo.