Mercati Usa – Apertura ancora in rosso, prosegue il crollo dei rendimenti bond

Partenza ancora in rosso a Wall Street, con i principali indici americani reduci dalla peggior settimana da settembre in un clima di avversione al rischio che premia i beni rifugio spingendo al ribasso i rendimenti dei bond.

Dopo pochi minuti di scambi, lo S&P 500 perde l’1%, il Nasdaq lo 0,9% e il Dow Jones lo 0,6%.

Ad appesantire il sentiment dei mercati contribuiscono i tumulti che stanno coinvolgendo il settore finanziario statunitense, innescati dal collasso di Silicon Valley Bank e dall’intervento della autorità Usa per fermare il contagio.

Il rischio di una crisi bancaria evidenzia le tensioni tra gli sforzi della Fed per combattere l’inflazione e le crescenti preoccupazioni che l’aggressivo ciclo di strette monetarie provochi una recessione.

Prosegue intanto la discesa dei rendimenti obbligazionari tra le aspettative che le banche centrali possano decidere di mettere in pausa il ciclo di strette monetarie, con il tasso sul decennale Usa in calo di circa 24 punti base al 3,46% e quello sul biennale di circa 50 punti base al 4,01%.

Gli operatori danno ormai praticamente per certo un rialzo del costo del denaro di soli 25 punti base nel vertice del Fomc del 22 marzo, rispetto ai 50 punti base previsti soli pochi giorni fa, anche se non è del tutto escluso il mantenimento di tassi invariati.

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro tornato sopra quota 1,07 e il dollaro/yen in forte discesa a 132,7.

Tra le materie prime, infine, in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-3,7%) a 79,6 dollari e il Wti (-4,2%) a 73,5 dollari, in un clima che penalizza gli asset rischiosi e premia i beni rifugio come l’oro (+2% a 1.904 dollari l’oncia).