Mercati Usa – Previsto avvio ancora in calo su timori caso SVB

I futures sull’azionario Usa cedono lo 0,8-1%, preannunciando una partenza ancora in rosso a Wall Street in un clima di avversione al rischio che premia i beni rifugio in scia ai timori legati ai tumulti nel settore bancario statunitense.

Chiusura in calo venerdì per i principali indici americani, appesantiti dai timori legati al fallimento della Silicon Valley Bank registrando la peggior settimana da settembre. Il Nasdaq ha perso l’1,8%, lo S&P 500 l’1,4% e il Dow Jones l’1,1%.

Il bilancio della settimana ha visto tutti e tre i listini lasciare sul terreno oltre il 4%, con il Dow Jones che ha ampliato le perdite da inizio anno al 3,7%, mentre lo S&P 500 ha ridotto i guadagni del 2023 allo 0,6% e il Nasdaq al 6,4%.

Ad appesantire il sentiment dei mercati contribuiscono i timori innescati dal collasso di Silicon Valley Bank, in attesa questo pomeriggio della riunione d’emergenza a porte chiuse dei governatori dell’istituto centrale Usa.

Il rischio di una crisi bancaria evidenzia le tensioni tra gli sforzi della Fed per combattere l’inflazione e le crescenti preoccupazioni che l’aggressivo ciclo di strette monetarie provochi una recessione.

Prosegue intanto la discesa dei rendimenti obbligazionari tra le aspettative che le banche centrali possano decidere di mettere in pausa il ciclo di strette monetarie, con il tasso sul decennale Usa scivolato sui minimi da un mese.

Gli operatori danno ormai praticamente per certo un rialzo del costo del denaro di soli 25 punti base nel vertice del Fomc del 22 marzo, rispetto ai 50 punti base previsti soli pochi giorni fa, anche se non è del tutto escluso il mantenimento di tassi invariati.