Oil & Gas (-1,3%) – Resiste Eni (flat) in un contesto negativo sia in Italia che in Europa

La scorsa settimana il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha riportato un -1,3% rispetto al -1,6% del corrispondente indice europeo e al -2,0% del Ftse Mib.

Chiusura in rosso quella di venerdì per le borse europee, mentre proseguiva volatile la seduta di Wall Street dopo la pubblicazione del Job Report Usa di febbraio e tra i timori per le turbolenze nel settore finanziario americano. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 181 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,31%.

L’EIA ha diffuso i dati settimanali delle scorte di petrolio negli Stati Uniti: lo stock di greggio è diminuito di circa 1,7 milioni di barili, rispetto ai +0,1 attesi dagli analisti e ai -3,8 milioni del dato Api.

Saras ha comunicato i dati settimanali sul margine di raffinazione medio dell’area Mediterranea (EMC Reference margin). Il margine di raffinazione medio al 3 marzo 2023 si è attestato a 7,9 dollari/barile, stabile in aumento rispetto ai 6,4 dollari della settimana precedente.

Tra le Large Cap Eni ha terminato le contrattazioni a sulla parità, Tenaris a -4,6% e Saipem a -9,5%.

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, e Sultan Ahmed Al Jaber, Ministro dell’Industria e delle Tecnologie Avanzate degli Emirati Arabi Uniti e Direttore generale e Amministratore Delegato di ADNOC, hanno firmato un Memorandum of Understanding che delinea un quadro di cooperazione per futuri progetti congiunti in ambito di transizione energetica, sostenibilità e decarbonizzazione.

Tra le Mid Cap Maire Tecnimont ha segnato un -1,8% e Saras un -7,5%.

Infine, tra le Small, D’Amico ha registrato un +0,3% e Gas Plus una variazione nulla.