La scorsa settimana il Ftse Italia Salute ha riportato un -2,9% rispetto al -0,6% del corrispondente europeo e al -2,0% del Ftse Mib.
Chiusura in rosso quella di venerdì per le borse europee, mentre proseguiva volatile la seduta di Wall Street dopo la pubblicazione del Job Report Usa di febbraio e tra i timori per le turbolenze nel settore finanziario americano. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 181 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,31%.
Tra le Large Cap Recordati ha terminato le contrattazioni a -2,3%, Diasorin a -2,4% e Amplifon a -3,2%.
Tra le Mid Cap, Sol ha segnato un -2,5%, BB Biotech un -3,2%, Gvs un -4,6% e Pharmanutra un -5,9%.
Gvs ha sottoscritto un contratto con l’azionista di maggioranza GVS Group avente ad oggetto un finanziamento soci subordinato e non garantito di 75 milioni, che sarà erogato entro il 10 marzo 2023 e con scadenza il 31 dicembre 2027.
Infine, tra le Small, Pierrel ha registrato un +3,9%, Eukedos un +2,4%, Philogen un -0,6%, Garofalo Health Care un -0,8% e Fine Foods & Pharmaceuticals un -1,2%.
Tra il 27 febbraio e il 3 marzo 2023, Fine Foods & Pharmaceuticals ha acquistato 1.000 azioni proprie (0,0039% del capitale), al prezzo medio ponderato di 8,1833 euro per un controvalore complessivo di 8.183,26 euro.
Nell’esercizio 2022 Pierrel ha riportato ricavi totali pari a 24,8 milioni, in linea rispetto ai circa 25 milioni stimati dal CdA del 27 aprile 2022 e in aumento del 36% rispetto al 31 dicembre 2021, quando erano pari a 18,2 milioni a livello stand alone.
Il CdA di Pierrel ha anche approvato il budget della società per l’anno 2023 che prevede ricavi lordi per circa 31 milioni e un EBITDA positivo per circa 6 milioni.