Banche (-7,4%) – Pesante il comparto sia in Italia che in Europa, scosso dal caso SVB

Nella seduta di ieri il Ftse Italia Banche ha riportato un -7,4% a fronte del -6,7% dell’analogo indice europeo e del -4,0% del Ftse Mib.

Chiusura in forte calo per le borse europee, mentre proseguiva in rialzo la seduta di Wall Street ma in un contesto di elevata volatilità in scia ai timori legati ai tumulti nel settore bancario statunitense. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è risalito di circa 11 punti base oltre quota 190, con il rendimento del decennale italiano in calo di 11 punti base al 4,2% e quello del decennale tedesco in calo di 22 punti base al 2,29%.

Tra le Large Cap, Mediobanca ha terminato le contrattazioni a -4,5%, Intesa Sanpaolo a -6,1%, Banco Bpm a -8,1%, UniCredit a -9,0% e Banca Popolare dell’Emilia Romagna a -9,5%.

Banco BPM  ha aderito alla Net-Zero Banking Alliance, iniziativa promossa dalle Nazioni Unite per accelerare la transizione sostenibile del sistema bancario attraverso l’impegno dei partecipanti ad allineare i propri portafogli crediti e investimenti al raggiungimento dell’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050, in linea con i target fissati dall’Accordo di Parigi sul clima.

Tra le Mid Cap, Banca Monte dei Paschi di Siena ha chiuso a -7,3%, Credito Emiliano a -7,5% e Banca Popolare di Sondrio a -10,6%.

Credito Emiliano e Credemholding hanno firmato il nuovo programma “Euro Medium Term Note”, in forza del quale potranno essere emessi strumenti finanziari di tipo senior unsecured preferred e non preferred e subordinati di tipologia Tier 2, destinabili sia ad investitori istituzionali che ad investitori retail, per un ammontare massimo di 5 miliardi.

Infine, tra le Small,  Banca Profilo ha registrato un -2,8% e Banco di Desio e Brianza un -5,1%.