Marr – Utile netto di 26,6 mln nel 2022, proposto dividendo di 0,38 euro

Nell’esercizio 2022 MARR ha registrato ricavi totali consolidati pari a 1,93 miliardi, in progresso del 32,6% su base annua.

In particolare, i ricavi per vendite si sono attestati a circa 1,9 miliardi a fronte di 1,43 miliardi del 2021 (+32,4%) e di 1,67 miliardi del 2019.

Le vendite ai clienti della Ristorazione (categorie dello Street Market e National Account) sono state pari a 1,68 miliardi (+43,4%), dinamica che ha beneficiato per circa 11 milioni del contributo del Gruppo Verrini, consolidato a partire dal 1 aprile 2021, e per circa 14 milioni di quello della Frigor Carni, consolidata dal 1 aprile 2022.

Le vendite ai clienti dello Street Market e del National Account dell’esercizio 2019 erano state pari a 1,42 miliardi.

L’incremento delle vendite alla ristorazione rispetto all’esercizio 2021 rappresenta un’ulteriore sovraperformance rispetto all’andamento del Mercato di riferimento. In base alle rilevazioni dell’Ufficio Studi di Confcommercio (febbraio 2023) i consumi (a quantità) della voce “Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa” in Italia nell’anno 2022 sono cresciuti del 22,1% rispetto al 2021.

Le vendite dell’anno 2022 nella categoria dei “Wholesale” (per la quasi totalità di prodotto ittico congelato a grossisti) sono state pari a 217,4 milioni (261,3 milioni nel 2021 e 244 milioni nel 2019) e anche nel quarto trimestre, dopo l’annullamento di alcune campagne di pesca estiva, hanno risentito di una minore temporanea disponibilità di prodotto.

L’EBITDA si è attestato a 82,1 milioni (90,5 milioni nel 2021) mentre l’EBIT è stato pari a 46,2 milioni (57,6 milioni nel 2021) in un contesto di tensioni inflative e spesati ammortamenti e accantonamenti/svalutazioni aumentati rispettivamente del 10,4 e del 7,1%.

L’esercizio ha risentito anche dell’incremento del costo del denaro nella seconda metà del 2022 con oneri finanziari netti per 8,2 milioni rispetto ai 5,1 milioni del 2021.

L’utile netto è stato pari a 26,6 milioni (35,1 milioni nel 2021).

Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si esprime in 217,6 milioni rispetto ai 141,4 milioni del 2021 e ai 196 milioni del 2019.

Al netto degli effetti dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 la posizione finanziaria netta si sarebbe attestata a 138,3 milioni (66,6 milioni nel 2021 e 149,6 milioni nel 2019), dopo la distribuzione (maggio 2022) di dividendi per 31,3 milioni.

Il CdA proporrà all’assemblea degli azionisti del prossimo 28 aprile la distribuzione di un dividendo di 0,38 euro con stacco della cedola il 22 e pagamento il 24 maggio.

MARR evidenzia che “nei primi due mesi del 2023 le vendite ai clienti della Ristorazione
sono coerenti con gli obiettivi di crescita, anche di marginalità, attesi per l’anno”.

Con riferimento all’inflazione, la società prevede che i prezzi dei prodotti alimentari si muoveranno verso una stabilizzazione, mentre il rientro dei costi energetici in corso in questi mesi invernali, sta attenuando gli effetti distorsivi subiti dai costi operativi legati ai prezzi dell’energia.

MARR in questo contesto continua “nel rafforzamento del proprio posizionamento competitivo, con una forte attenzione a cogliere le opportunità di un mercato del foodservice in crescita, che premia una proposta di prodotti e servizi innovativi sui quali la società continua a investire le proprie energie”.

Prosegue inoltre “il processo di adeguamento dei prezzi di vendita dei prodotti alimentari
commercializzati, operazione che continua a essere più efficace nella categoria dello Street Market e, nell’ambito del National Account, nella sottocategoria delle Chains&Groups (Gruppi e Catene di Hotel e Ristoranti), mentre in quella delle Canteens (Ristorazione Collettiva e forniture dirette alla Pubblica Amministrazione) ove contrattualmente possibile la società interviene in modo sempre più selettivo sulla gestione dei listini nell’ottica della sostenibilità dei rapporti di fornitura”.

La società aggiunge che “l’intera organizzazione è inoltre coinvolta su politiche volte al recupero di redditività operativa, lungo un percorso che, in termini di condizioni di Mercato, gestione del primo margine e controllo dei costi, è previsto consentirà il riapprossimarsi già nell’anno in corso ai livelli di redditività operativa ante pandemia”.

Oltre a ciò, conclude MARR, “è forte l’attenzione dell’organizzazione sul controllo dei livelli di assorbimento di capitale circolante al fine di attenuare il costo per il suo finanziamento”.