I futures sull’azionario Usa guadagnano tra l’1% e l’1,3% preannunciando una partenza positiva dopo la diffusione del report sull’inflazione a stelle e strisce.
Chiusura cauta ieri a Wall Street con il Nasdaq a +0,4% mentre il Dow Jones e lo S&P500 hanno ceduto rispettivamente lo 0,3 e lo 0,2%.
A febbraio l’indice dei prezzi al consumo statunitense ha registrato +0,4% su base mensile, in linea al consensus e dopo il +0,5% di gennaio. Anno su anno la variazione si attesta, come da attese, al +6% e in rallentamento dal +6,4% del mese precedente.
Il core rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, ha evidenziato un aumento dello 0,5% su base mensile, leggermente al di sopra della stima degli analisti e del dato precedente, entrambi a +0,4%. Su base annua il dato ha registrato un incremento del 5,5%, in linea al consensus e dopo il +5,6% di gennaio.
Dati che potrebbero fornire nuovi spunti agli operatori nel tentativo di tracciare le prossime mosse di politica monetaria della Federal Reserve in vista della riunione della prossima settimana dopo che i fallimenti di Silicon Valley Bank e di altri due istituti di credito statunitensi hanno alimentato le aspettative di una possibile interruzione del ciclo di rialzi d’interesse della banca centrale americana.
Nel complesso resta elevata la cautela nonostante le ultime rassicurazioni delle autorità statunitensi con il presidente Joe Biden che ha promesso una regolamentazione più rigorosa sulle banche a stelle e strisce, garantendo nel contempo la sicurezza dei depositi.