Obbligazioni – Sold out nell’asta Btp a medio-lungo termine per 9,75 mld

Seduta in decisa risalita per i rendimenti europei e americani dopo le aste a medio-lungo termine e l’inflazione statunitense.

I principali listini continentali accelerano al rialzo con il Ftse Mib che guadagna l’1,9%.

A febbraio l’indice dei prezzi al consumo a stelle e strisce ha registrato +0,4% su base mensile, in linea al consensus e dopo il +0,5% di gennaio. Anno su anno la variazione si è attestata, come da attese, al +6% e in rallentamento dal +6,4% del mese precedente.

Il core rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, ha evidenziato un aumento dello 0,5% su base mensile, leggermente al di sopra della stima degli analisti e del dato precedente, entrambi a +0,4%. Su base annua il dato ha registrato un incremento del 5,5%, in linea al consensus e dopo il +5,6% di gennaio.

Metabolizzate, almeno per il momento, le turbolenze del settore bancario degli ultimi giorni, gli investitori tornano a focalizzarsi principalmente sulle prossime mosse della Fed dopo che la lettura odierna dell’inflazione ha consolidato l’aspettativa di un nuovo aumento dei tassi da parte dell’istituto centrale nel vertice del 22 marzo.

Tornando all’obbligazionario, stamane il Tesoro italiano ha collocato Btp a 3,7, 13 e 50 anni per l’intero ammontare offerto di 9,75 miliardi e con rendimento lordo rispettivamente del 3,71%, 3,98%, 4,40% e 4,20%.

Nel frattempo il tasso del Btp decennale risale di 14 bp al 4,27%, con uno spread a 185 punti, mentre il rendimento del T-Bond si fissa al 3,64% (+12 bp).