Nell’esercizio 2022 il Gruppo Saes Getters ha realizzato ricavi consolidati pari a 250,3 milioni, in crescita del 31,6% su base annua. Scorporando l’effetto positivo dei cambi (+9,9%, pari a 18,9 milioni), quasi completamente dovuto alla rivalutazione del dollaro USA rispetto all’euro, oltre alla variazione del perimetro di consolidamento (+3,5%, pari a 6,6 milioni), la crescita organica è stati pari a +18,2% (34,5 milioni).
Tutte le Divisioni risultano in crescita organica, ad eccezione della Divisione Chemicals, stabile rispetto al 2021. Una delle maggiori crescite si registra nella Divisione Medical Nitinol (+25,7%, pari a 22,3 milioni), grazie alla ripresa delle terapie elettive e al recupero degli interventi differiti post Covid, unitamente alla crescita fisiologica del mercato della chirurgia minimamente invasiva.
In forte crescita organica è stata anche la Divisione Packaging (+81,2% per 4,8 milioni) grazie al consolidamento dei segnali di crescita già riscontrati alla fine del 2021. In particolare, l’esercizio 2022 ha visto il bilanciamento della strategia commerciale, affiancando alle più innovative proposte per il packaging sostenibile un’offerta di prodotti alternativi alle tecnologie di barriera consolidate, in un contesto di mercato complesso e in continua evoluzione, in termini sia di prezzo sia di disponibilità delle materie prime plastiche.
Anche la Divisione High Vacuum ha registrato una crescita organica (+25,4% per 4,8 milioni), grazie alle maggiori vendite di pompe da vuoto in tutti i segmenti (industria, acceleratori di particelle e istituti di ricerca) e all’avvio del progetto con il consorzio RFX di Padova, attivo nel settore della fusione nucleare di tipo sperimentale.
Nella Divisione Industrial la crescita organica dei ricavi (+4,3%, 2,8 milioni) è stata trainata dal buon andamento delle vendite SMA materials nei comparti del lusso e dei dispositivi mobili, mentre l’incremento nel settore dei sintered materials è stato compensato dalla decrescita strutturale dei mercati getter più maturi (in particolare, lampade e isolamento termico).
Includendo anche la quota parte dei ricavi delle joint venture, i ricavi complessivi del 2022 sono stati pari a 254,1 milioni, in crescita del 27,7% rispetto al 2021.
Il risultato industriale lordo consolidato è stato pari a 110,7 milioni, in forte crescita
(+36,6%) rispetto al 2021, nonostante l’effetto penalizzante della spesa energetica negli
stabilimenti italiani. In tutte le Divisioni l’utile industriale lordo risulta in aumento, ad eccezione della Divisione Chemicals, penalizzata dalla pressione sui prezzi e dai maggiori costi per utilities. La crescita è concentrata soprattutto nella Medical Nitinol (+64,3%) e nella High Vacuum (+52,3%), entrambe favorite dal forte aumento dei ricavi.
(+36,6%) rispetto al 2021, nonostante l’effetto penalizzante della spesa energetica negli
stabilimenti italiani. In tutte le Divisioni l’utile industriale lordo risulta in aumento, ad eccezione della Divisione Chemicals, penalizzata dalla pressione sui prezzi e dai maggiori costi per utilities. La crescita è concentrata soprattutto nella Medical Nitinol (+64,3%) e nella High Vacuum (+52,3%), entrambe favorite dal forte aumento dei ricavi.
In crescita anche il margine industriale lordo dal 42,6% al 44,2%, trainato dalla Divisione Medical Nitinol (46,2%, rispetto a 39,7% nel 2021). La Divisone Packaging presenta un margine industriale lordo in forte aumento (dal 2,6% al 12,3%), ma diluitivo a livello consolidato.
Il risultato operativo consolidato è stato pari a 41,2 milioni (16,5% dei ricavi consolidati), quasi raddoppiato (+85%) al 2021 (11,7% dei ricavi consolidati). Escludendo sia
l’effetto positivo dei cambi (+6,9 milioni) sia la variazione del perimetro di consolidamento (-0,2 milioni), la variazione organica risulta pari a +12,3 milioni. Escludendo anche le poste non ricorrenti, l’utile operativo consolidato sarebbe aumentato organicamente di 14,3 milioni (+64,1% vs 2021). L’incremento è imputabile alla migliore performance industriale della Divisione Medical Nitinol e, con valori assoluti inferiori, della Divisione High Vacuum, nonostante l’aumento delle spese operative (costi del personale per incremento dell’organico medio negli USA e in Italia, costi di consulenza e marketing collegati al lancio del nuovo progetto B!POD, nonché, con importi inferiori, spese per viaggi, energia e coperture assicurative).
l’effetto positivo dei cambi (+6,9 milioni) sia la variazione del perimetro di consolidamento (-0,2 milioni), la variazione organica risulta pari a +12,3 milioni. Escludendo anche le poste non ricorrenti, l’utile operativo consolidato sarebbe aumentato organicamente di 14,3 milioni (+64,1% vs 2021). L’incremento è imputabile alla migliore performance industriale della Divisione Medical Nitinol e, con valori assoluti inferiori, della Divisione High Vacuum, nonostante l’aumento delle spese operative (costi del personale per incremento dell’organico medio negli USA e in Italia, costi di consulenza e marketing collegati al lancio del nuovo progetto B!POD, nonché, con importi inferiori, spese per viaggi, energia e coperture assicurative).
L’Ebitda consolidato è stato pari a 56,7 milioni (22,7% dei ricavi consolidati), in forte crescita (+58,3%) vs il 2021 (18,8% dei ricavi consolidati). Al netto dell’effetto positivo dei cambi (+7,6 milioni), della variazione del perimetro di consolidamento (+0,9 milioni) e dei costi non ricorrenti di entrambi gli esercizi, la variazione dell’Ebitda sarebbe stata del +44,3%, in linea con l’incremento organico del risultato operativo e trainata dalla crescita delle performance nelle Divisioni Medical Nitinol e High Vacuum.
L’utile netto consolidato delle attività operative in esercizio si fissa a 12,4 milioni, sostanzialmente invariato rispetto a 12,8 milioni del 2021, nonostante l’ottima performance della gestione operativa perché penalizzato dalla riduzione nel valore del portafoglio
titoli, causa crisi Ucraina e conseguenti tensioni internazionali.
titoli, causa crisi Ucraina e conseguenti tensioni internazionali.
La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2022 è positiva per 64,3 milioni, in calo rispetto a 74,8 milioni a fine anno 2021 nonostante i flussi di cassa operativi positivi per 37,2 milioni, principalmente a seguito della performance negativa dei titoli in portafoglio (-12,9 milioni), a cui si aggiunge l’esborso per i dividendi (-8,5 milioni) e quello per l’acquisto del residuo 51% del capitale di SAES RIAL Vacuum (-5,5 milioni), oltre agli investimenti netti in immobilizzazioni materiali e immateriali (-15,9 milioni).
Il Cda propone ai soci un dividendo di 0,55 euro per azione ordinaria (rispetto a 0,47 euro nel precedente esercizio) e di 0,76146414 euro per azione di risparmio (rispetto a 0,47 euro nel precedente esercizio), che sarà posto in pagamento il prossimo 10 maggio 2023; il titolo negozierà ex-dividendo a decorrere dall’8 maggio 2023, mentre la record date coincide con il 9 maggio 2023.