ERG – Nel 4Q 2022 EBITDA adj. a 126 mln e utile netto adj. a 42 mln, aggiornata guidance 2023

Nel quarto trimestre 2022 i ricavi adjusted del Gruppo ERG sono pari a 187 milioni, in calo del 14,6% rispetto a 219 milioni del quarto trimestre 2021, principalmente per effetto dei minori prezzi di vendita e dei minori volumi registrati nel periodo in Italia ed Est Europa rispetto a quelli particolarmente elevati del
quarto trimestre 2022.

Tali risultati negativi, risultano in parte mitigati dal contributo derivante dalle recenti acquisizioni in Italia, al pieno contributo della capacità entrata in esercizio alla fine del 2021, oltre alle acquisizioni effettuate nel solare estero e all’entrata in esercizio dei parchi sviluppati internamente ed operativi progressivamente nel corso dell’esercizio.

L’EBITDA adjusted, al netto degli special items, si attesta a 126 milioni, in calo del 13% rispetto ai 145 milioni registrati nel 4Q 2021 proforma.

Il risultato netto delle attività continue adjusted è stato pari a 43 milioni in diminuzione del 29% rispetto a 60 milioni del 2021.

Si precisa che la voce non include l’impatto (-10 milioni, al netto delle relative imposte) delle normative relative all’applicazione del price cap in Europa (clawback), degli effetti dell’applicazione dell’art.15-bis del D.L. 4/2022 (Sostegni-Ter) (oneri per 1 milione, al netto delle relative imposte), l’impatto derivante dal Contributo Straordinario in Italia per 19 milioni; tali poste, di carattere straordinario e temporaneo, per complessivi 30 milioni, sono state isolate come special items.

Il risultato netto di Gruppo adjusted, inclusivo anche del contributo di ERG Power, proprietaria dell’impianto CCGT rilevato nelle attività discontinue in base alle regole dell’IFRS 5, è stato pari a 42 milioni, in calo del 41,7% rispetto al risultato del 2021 (72 milioni).

Nel quarto trimestre 2022, gli investimenti sono stati pari a 123 milioni (267 milioni nel quarto trimestre 2021 adjusted) e si riferiscono principalmente all’acquisizione di una società che detiene i permessi per la costruzione e l’esercizio di un parco eolico in Irlanda del Nord (27 milioni) e al proseguimento e completamento delle attività di sviluppo organico, in particolare le costruzioni dei parchi eolici in Scozia per circa 179 MW, Polonia per 36 MW e Svezia per 62 MW, al proseguimento delle attività di costruzione in Italia per 47 MW Greenfield e di Repowering sui parchi italiani per circa 193 MW di nuova capacità eolica. Sul solare Italia proseguono le attività di revamping degli impianti, volte a garantire una maggiore efficienza degli stessi.

L’indebitamento finanziario netto per “attività continue” adjusted al 31 dicembre 2022 risulta pari a 1.434 milioni, in calo di 617 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 (2.051 milioni). La variazione riflette principalmente l’incasso avvenuto a seguito della cessione del nucleo idroelettrico di Terni (1.265 milioni) e dal positivo flusso di cassa del periodo (523 milioni), in parte compensato dalle acquisizioni in Italia, Spagna e UK (638 milioni),
dagli investimenti del periodo (307 milioni), dai dividendi distribuiti agli azionisti (139 milioni), dal pagamento delle imposte (92 milioni), oltreché dalla variazione dell’area area di consolidamento con l’uscita del business idroelettrico e termoelettrico, quest’ultimo rendicontato tra le attività discontinue.

L’indebitamento di fine periodo riflette il fair value negativo dei future commodities di circa 153 milioni (344 milioni al 31 dicembre 2021).

L’indebitamento finanziario netto adjusted è rappresentato al netto degli effetti derivanti dall’applicazione dell’IFRS 16, non includendo pertanto l’attualizzazione dei pagamenti futuri dei canoni di locazione, pari a 157 milioni, al 31 dicembre 2022.

Per il 2023 il management stima un EBITDA, al netto di misure di clawback, nell’intervallo compreso tra 500 e 550 milioni, in crescita rispetto al 2022 (502 milioni al netto del clawback), gli investimenti sono previsti nel range compreso tra 400 e 500 milioni. Si rafforza la struttura finanziaria, con un indebitamento finanziario netto atteso tra 1.300 e 1.400 milioni (1.432 milioni a fine 2022), inclusivo della distribuzione del dividendo ordinario di 1 euro per azione.