Il Cda di Landi Renzo ha approvato la relazione finanziaria al 31 dicembre 2022 che, a livello consolidato, mostra ricavi a 306,3 milioni, in crescita del 26,6% rispetto al 2021 (+10,1% a parità di perimetro).
L’Ebitda adjusted si è attestato a 15,3 milioni (+4,4% a/a); l’Ebitda è pari a 11,0 milioni e comprende costi non ricorrenti per 4,2 milioni.
L’Ebit è risultato negativo per 6,0 milioni, in calo rispetto al valore negativo di 3,0 milioni dell’anno precedente, dopo aver contabilizzato ammortamenti e riduzioni di valore per 17,1 milioni, aumentati da 15,6 milioni registrati nel 2021.
Il risultato netto dell’esercizio riporta una perdita di 14,3 milioni, vs un utile di 502 mila euro del 2021, quest’ultimo inclusivo del provento da aggregazione di 8,8 milioni derivante dal consolidamento integrale a partire dal mese di aprile 2021 del Gruppo SAFE&CEC.
L’indebitamento finanziario netto è pari a 92,3 milioni (adjusted a 77,2 milioni), in miglioramento dai 133,5 milioni del 2021, un andamento che ha beneficiato dell’aumento di capitale conclusosi nel mese di settembre 2022 per 58,6 milioni.
Dopo l’esercizio 2022 caratterizzato da fattori esogeni che ne hanno condizionato la performance, il management ha posto in essere a livello di Gruppo una serie di azioni volte al contenimento dei costi diretti e al miglioramento della produttività e del capitale
circolante, nonché proseguito nell’integrazione delle società neo acquisite, al fine di massimizzare le sinergie e concentrarsi sulla futura crescita del business idrogeno, biometano e gas naturale, che si tradurranno nel corso del 2023 in un progressivo incremento del fatturato e della marginalità, maggiormente visibili nel secondo semestre.