Il Cda di LU-VE ha approvato la relazione finanziaria al 31 dicembre 2022 che, a livello consolidato, mostra ricavi a 618,6 milioni, in crescita del 25,7% rispetto al 2021 (+23,8% a cambi costanti).
L’Ebitda è risultato pari a 75,1 milioni rispetto ai 60,8 milioni del 2021, con una marginalità a 12,1% da 12,4%. L’Ebitda adjusted a 78,8 milioni pari al 12,7% dei ricavi. Al netto dell’impatto dei costi di natura straordinaria, l’Ebitda adjusted sarebbe stato pari a 78,8 milioni, pari al 12,7% dei ricavi. I costi non rientranti nella gestione ordinaria sono relativi al bonus straordinario di 3 milioni a sostegno dei collaboratori del Gruppo per far fronte all’aumento del costo della vita e per 0,7 milioni ai costi relativi all’acquisizione della società
Refrion.
L’Ebit è sato pari a 42,1 milioni (+37,8% a/a), con marginalità in aumento dal 6,2% al 6,8%. L’Ebit adjusted è pari a 45,8 milioni, pari al 7,4% dei ricavi.
L’utile netto dell’esercizio è pari a 49,1 milioni (+98% a/a); applicando l’effetto fiscale ai costi e ricavi non ricorrenti, il risultato netto del adjusted è pari a 35,2 milioni (+42% a/a).
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è pari a 142,3 milioni (+16,7% a/a), in peggioramento di 20,4 milioni, principalmente dovuto per 36,7 milioni di investimenti, 8,2 milioni di dividendi, per 38,1 milioni all’incremento del capitale circolante operativo, per 14,6 milioni all’attività di acquisizione e cessione di partecipazioni, al netto di 20,2 milioni legati alla variazione degli altri crediti e debiti e ai derivati e di circa 57 milioni di flusso di cassa positivo della gestione.
Il portafoglio ordini ha registrato il +4,8% a 188,8 milioni, dovuto principalmente alla crescita dei mercati finali di sbocco e in parte da ordinativi dei clienti OEM’s.
Il Cda ha proposto all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,38 euro per azione, con 8 maggio 2023 data di stacco, 9 maggio 2023 record date e in pagamento dal 10 maggio 2023.
Nel primo bimestre 2023 a fronte di un leggero e previsto decremento del fatturato consolidato dei soli prodotti (pari a 90,8 milioni), l’acquisizione ordini ha fatto segnare una crescita di oltre il 18% che ha riportato il valore del portafoglio ordini a 216,2 milioni con un incremento del 14,5% rispetto a fine anno 2022.
LU-VE Group mantiene elevata l’attenzione sull’evoluzione della crisi tra Russia e Ucraina, che potrà avere ulteriori significative ripercussioni sull’economia mondiale anche a seguito
delle sanzioni.
L’estrema diversificazione geografica delle vendite fa sì che al 31 dicembre 2022 l’esposizione del Gruppo in quest’area sia pari solamente al 5,5% circa in termini di fatturato e al 2,5% del capitale investito netto. Al 28 febbraio 2023 l’esposizione in termini di portafoglio ordini è pari al 5,1%.