Mercati – Apertura negativa per l’Europa, a Milano bene Erg

Partenza in ribasso per le borse europee, in un contesto in cui si allentano le preoccupazioni per una potenziale crisi bancaria negli Stati Uniti e in attesa della riunione della Bce in programma domani.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,6% in area 26.650 punti. In calo anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%), il Ftse 100 di Londra (-0,5%) e il Dax di Francoforte (-0,4%).

Il sentiment dei mercati resta fragile dopo i tumulti innescati dal maggior fallimento di una banca americana dalla crisi finanziaria del 2008, con il focus che ora torna a concentrarsi sulle prossime mosse delle banche centrali.

Domani la Bce dovrebbe alzare i tassi di interesse di mezzo punto percentuale, mentre gli operatori sono tornati a scontare una stretta di 25 punti base nel meeting della Federal Reserve della prossima settimana.

I dati diffusi ieri, infatti, hanno evidenziato un rallentamento dei prezzi al consumo negli Usa, ma con l’indice core aumentato leggermente oltre le attese a febbraio e abbastanza da mantenere la pressione per continuare con i rialzi del costo del denaro.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede la produzione industriale a gennaio nell’Eurozona, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno i dati sui prezzi alla produzione e sulle vendite al dettaglio a febbraio.

Intanto sul Forex il biglietto verde recupera terreno nei confronti delle altre valute dopo le perdite degli ultimi giorni, con il cambio euro/dollaro stabile a 1,073 e il dollaro/yen risalito in area 135.

Tra le materie prime in rimonta le quotazioni del greggio dopo aver toccato i minimi da circa tre mese, con il Brent (+1,3%) a 78,4 dollari e il Wti (+1,4%) a 72,3 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 182 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,31%.

Tornando a Piazza Affari, in calo Tenaris (-2,5%), Cnh (-2,1%), Finecobank (-1,4%) ed Eni (-1%). Bene, invece, Erg (+2,6%) dopo la pubblicazione dei risultati 2022 e dell’aggiornamento del piano industriale.