Mercati – Europa accelera al ribasso ancora appesantita dalle banche, Ftse Mib sotto 26.000 punti

Prosegue in rosso la seduta delle borse europee, che accelerano al ribasso rispetto all’apertura, in linea all’andamento negativo dei futures di Wall Street e in attesa domani della riunione della Bce.

A Milano il Ftse Mib cede il 4,1% in area 25.700 punti, tornando sotto quota 26.000 punti per la prima volta da gennaio. In calo anche l’Ibex 35 di Madrid (-4%), il Cac 40 di Parigi (-3,7%), il Dax di Francoforte (-3,3%) e il Ftse 100 di Londra (-2,7%).

Il sentiment dei mercati resta fragile a causa delle turbolenze che stanno coinvolgendo il settore finanziario americano, accentuate in Europa dai nuovi tumulti che riguardano Credit Suisse e dopo che Moody’s ha tagliato l’outlook sul sistema bancario Usa.

Il rinnovato nervosismo nel settore bancario rischia di complicare il compito delle banche centrali, ancora alle prese con l’elevata inflazione ma dovendo assicurare al contempo la stabilità del sistema finanziario.

Domani la Bce dovrebbe alzare i tassi di interesse di mezzo punto percentuale, mentre gli operatori sono tornati a scontare una stretta da 25 punti base nel meeting del Fomc della prossima settimana.

Maggiori indicazioni sulla traiettoria della politica monetaria negli Usa potrebbero arrivare questo pomeriggio dai dati sui prezzi al consumo e sulle vendite al dettaglio a febbraio, dopo che il report di ieri ha evidenziato un rallentamento dell’inflazione in linea alle attese.

Sempre sul fronte macro, la produzione industriale nell’Eurozona a gennaio è cresciuta dello 0,7% su base mensile (+0,9% su base annua), al di sopra del +0,3% previsto dal consensus e dopo il -1,3% del mese precedente.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro arretra a 1,064 e il dollaro/yen scende a 133,6, in un clima di avversione al rischio che premia i beni rifugio come la valuta nipponica. Tra le materie prime in lieve ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,2%) a 77,3 dollari e il Wti (-0,3%) a 71,2 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa nove punti base in area 193, con il rendimento del decennale italiano in calo di 9 punti base al 4,16% e quello del decennale tedesco di circa 18 punti base al 2,23%.

Tornando a Piazza Affari, ancora forti vendite sui bancari, con Unicredit (-7,2%), Intesa Sanpaolo (-6,4%), Finecobank (-6,5%), Banco Bpm (-6,4%) e Bper (-5,9%) in coda al Ftse Mib. Resiste sopra la parità, invece, Erg (+0,8%) dopo aver pubblicato i risultati 2022 e aggiornato il piano industriale al 2026.