Mercati Usa – Apertura in calo, rendimenti bond ancora in picchiata

Partenza in ribasso a Wall Street, in un clima ancora appesantito dai tumulti nel settore bancario che stanno provocando un crollo dei rendimenti obbligazionari. Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones cede l’1,6%, lo S&P 500 l’1,5% e il Nasdaq l’1,1%.

Il sentiment dei mercati resta fragile a causa delle turbolenze che stanno coinvolgendo il settore finanziario americano, accentuate in Europa dal nuovo caos su Credit Suisse e dopo che Moody’s ha tagliato l’outlook sul sistema bancario Usa.

In particolare, la banca svizzera crolla di oltre il 20% a Zurigo dopo che il principale azionista Saudi National Bank ha escluso ulteriori investimenti, mentre i credit default swap si avvicinano verso livelli critici che segnalano la preoccupazione degli investitori.

Il rinnovato nervosismo nel settore bancario rischia di complicare il compito delle banche centrali, ancora alle prese con l’elevata inflazione ma dovendo assicurare al contempo la stabilità del sistema finanziario.

Domani la Bce dovrebbe alzare i tassi di interesse di mezzo punto percentuale, mentre gli operatori sono tornati a scontare una stretta da 25 punti base nel meeting del Fomc della prossima settimana.

Sul fronte macro, i prezzi alla produzione negli Usa sono diminuiti a sorpresa a febbraio, registrando un calo dello 0,1% su base mensile e alimentando le speranze che l’inflazione sia ormai vicina ad aver raggiunto il suo picco.

Le vendite al dettaglio, invece, lo scorso mese hanno evidenziato una contrazione dello 0,4% su base mensile, in linea alle previsioni degli analisti e invertendo la rotta rispetto all’incremento del 3,2% di gennaio.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro precipita a 1,053 e il dollaro/yen arretra a 132,6. Tra le materie prime ancora in forte calo le quotazioni del greggio che toccano nuovi minimi da inizio anno, con il Brent (-4%) a 74,4 dollari e il Wti (-4,4%) a 68,2 dollari.

Nel comparto obbligazionario, infine, riprende la discesa dei rendimenti dei Treasury, in scia alle aspettative che la Fed possa decidere di sospendere il proprio ciclo di strette monetarie. Il tasso del decennale americano crolla di circa 26 punti base al 3,43% e quello del biennale di circa 32 punti base al 3,53%.