Wall Street reagisce positivamente alla tenuta del sistema bancario domestico, sotto pressione per i fallimenti di alcune banche durante la scorsa settimana.
I listini sono anche aiutati nella loro giornata di recupero dal dato dell’inflazione domestica del mese di febbraio che risulta sempre elevato, ma in calo sia a livello assoluto che rispetto alle attese almeno su base mensile.
Il Nasdaq (+2,1%) tira la volata, seguito dallo S&P500 (+1,6%), il quale risale al di sopra dei 3.900 punti. In buon progresso anche il Russell 2000 (+1,9%) ed il Dow Jones (+1,1%).
Tra i titoli bancari rimonta First Republic Bank (+27%) e Charles Schwab (+9%). Tra i tecnologici: Tesla (+5%), Meta (+7,2%), Nvidia (+4,8%), AMD (+6,6%).
Il VIX cede oltre il dieci per cento fino 23,7 punti.
Sul mercato obbligazionario si interrompe la brusca discesa dei rendimenti con il Tbond che avanza di dodici punti base al 3,64%.
Tra le materie prime, il petrolio continua nella sua fase estremamente negativa inanellando la seconda seduta consecutiva in marcato ribasso, sfiorando i cinque punti percentuali di discesa fino a 71,5 dollari al barile. In calo anche l rame di un punto percentuale.
Seduta di consolidamento per i due principali metalli preziosi – oro ed argento – i quali sembrano pronti ad ulteriori allunghi in presenza di future nuove difficoltà dei mercati azionari. Entrambi i metalli chiudono con un ribasso di mezzo punto percentuale.
Sul mercato valutario il dollaro prosegue la fase di indebolimento nei confronti dell’euro con una lieve discesa fino a 1,074.