Nella seduta di ieri il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha riportato un +1,1% rispetto al +1,9% del corrispondente indice europeo e al +2,4% del Ftse Mib.
Chiusura in netto rialzo per le borse europee, che si sono lasciate alle spalle le forti perdite della seduta precedente dovute ai tumulti nel settore bancario statunitense. Proseguiva in denaro anche la seduta di Wall Street in scia alla pubblicazione dei dati sull’inflazione. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso di circa 9 punti base a 185, con il rendimento del decennale italiano in aumento di 16 punti base al 4,3% e quello del decennale tedesco in rialzo di 25 punti base al 2,45%.
Saras ha comunicato i dati settimanali sul margine di raffinazione medio dell’area Mediterranea (EMC Reference margin). Il margine di raffinazione medio al 10 marzo 2023 si è attestato a 7,5 dollari/barile, stabile in diminuzione rispetto ai 7,9 dollari della settimana precedente.
Tra le Large Cap Tenaris ha terminato le contrattazioni a +1,4%, Eni a +0,9% e Saipem a +0,6%.
Tra le Mid Cap Saras ha segnato un +4,4% e Maire Tecnimont un +3,3%.
Infine, tra le Small, D’Amico ha registrato un +5,6% e Gas Plus un +0,8%.