Il Ftse Italia Servizi Finanziari nella seduta di ieri ha riportato un +2,1% rispetto al +1,7% del corrispondente europeo e al +2,4% del Ftse Mib.
Chiusura in netto rialzo per le borse europee, che si sono lasciate alle spalle le forti perdite della seduta precedente dovute ai tumulti nel settore bancario statunitense. Proseguiva in denaro anche la seduta di Wall Street in scia alla pubblicazione dei dati sull’inflazione. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso di circa 9 punti base a 185, con il rendimento del decennale italiano in aumento di 16 punti base al 4,3% e quello del decennale tedesco in rialzo di 25 punti base al 2,45%.
Tra le Large Cap Banca Generali ha terminato le contrattazioni a +2,4%, Banca Mediolanum a +2,3%, Fineco Bank a +1,7%, Poste Italiane a +1,6%, Azimut Holding a +1,2% e Nexi a +0,7%.
Il Cda di FinecoBank ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio della Capogruppo e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 che – recependo i risultati al 31 dicembre 2022 già approvati dal Consiglio del 7 febbraio 2023 e resi noti al mercato nella medesima giornata – registrano un risultato netto pari a 422 milioni per la Capogruppo (368,6 milioni nell’esercizio 2021) e a 428,5 milioni a livello consolidato (380,7 milioni nell’esercizio 2021).
Tra le Mid, BFF Bank (+2,8%) e doValue (+2,6%) hanno terminato le contrattazioni in testa al paniere.
Infine, tra le Small, Equita Group (+3,8%) e Gequity (+3,5%) sono state le migliori mentre Lventure Group (-3,7%) ha sottoperformato il paniere.