Dalla lettura dei principali risultati del FY22 di Garofalo HC emergono ricavi pari a 322,6 milioni (+13,7% a/a).
Includendo il contributo per 12 mesi di Gvdr, acquisita a dicembre 2022, il fatturato risulta essere di 334,8 milioni, in crescita dell’8,1% rispetto al dato pro-forma 2021 (309,8 milioni).
A parità di perimetro, ovvero escludendo nel 2022 il contributo per 1 mese di Gvdr, i ricavi risultano pari a 321,7 milioni, in crescita del 3,8% rispetto al 2021 pro-forma.
L’operating Ebitda adjusted si è attestato a 58,6 milioni (+10,3%). Includendo il contributo per 12 mesi di Gvdr, il dato è risultato pari a 61,1 milioni, in crescita dell’11,4% rispetto al dato pro-forma 2021 (54,8 milioni).
A parità di perimetro, l’operating Ebitda adjusted è stato pari a 58,6 milioni, in aumento del 6,9% rispetto al 2021 pro-forma.
La marginalità a perimetro costante si è fissata al 18,2%, superiore al 2021 pro-forma (17,7%) nonostante i maggiori costi sostenuti per il costo dell’energia. Escludendo tale impatto, la marginalità del gruppo si sarebbe attestata al 19%.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto di gruppo di 21,4 milioni (+13,8%).
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si esprime in 145 milioni sostanzialmente in linea con i 142,4 milioni di fine 2021. Escludendo le partite non ricorrenti, la PFN sarebbe stata pari a 107,5 milioni. Tali partite non ricorrenti sono
principalmente riconducibili all’acquisizione di Gvdr, a investimenti di ampliamento e sviluppo e a partite non ricorrenti e una tantum relative per lo più agli extra-costi Covid, ai costi M&A e all’acquisto di azioni proprie.