Seduta in ribasso per i principali listini asiatici dopo la chiusura perlopiù negativa di Wall Street.
In Cina, Shanghai cede l’1,1% e Shenzhen l’1,5%, sottotono come Hong Kong (-2,1%), che scivola in coda, e il Giappone con Nikkei -0,8% e Topix a -1,2%.
Gli investitori continuano a monitorare le vicende che hanno colpito il settore bancario negli ultimi giorni culminato con il nuovo caos su Credit Suisse e con Moody’s che ha tagliato l’outlook sul sistema bancario Usa.
Nel frattempo l’istituto elvetico ha annunciato l’intenzione di esercitare l’opzione di prendere in prestito fino a 50 miliardi di franchi dalla Banca nazionale svizzera per rafforzare preventivamente la sua liquidità, precisando che effettuerà una serie di operazioni di riacquisto del debito per circa 3 miliardi di franchi.
Focus di giornata anche sulla riunione della BCE con gli operatori che si aspettano ora un rialzo dei tassi da soli 25 punti base rispetto alla precedente previsione da mezzo punto percentuale.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a quota 1,06 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende in area 133. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in rialzo con il Brent a 74,2 dollari (+0,7%) e il Wti a 68 dollari al barile (+0,6%).
Tutto questo dopo che ieri, a Wall Street, il Nasdaq ha chiuso a +0,1%, lo S&P500 a -0,7% e il Dow Jones a -0,9%.