Impiantistica (flat) – Webuild entusiasma gli investitori con i conti e il piano al 2025: il titolo chiude a +12,1%

Nella seduta di ieri l’indice Ingegneria e Impiantistica ha riportato una variazione nulla rispetto al +2,1% del corrispondente europeo e al +1,4% del Ftse Mib.

Chiusura positiva per le borse europee, che rimbalzano dopo le pesanti perdite di ieri nel giorno della riunione della Bce e mentre si attenuano le preoccupazioni per le turbolenze nel settore bancario. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è arretrato di circa sei punti base a 190, con il rendimento del decennale italiano al 4,16%.

Tra le Large Cap Leonardo ha terminato le contrattazioni a +1,6% e Prysmian a +1,4%.

Tra le Mid Cap, Webuild ha segnato un +12,1%, Salcef un +2,5%, Danieli un +2,4% e Fincantieri un +1,2%.

Webuild ha chiuso il 2022 con ricavi adjusted in crescita del 22% a 8,16 miliardi, mentre l’Ebitda adjusted è passato dai 451 milioni nel 2021 a 572 milioni e l’Ebit adjusted da 198 milioni a 321 milioni. Il CdA dell’azienda ha anche approvato il nuovo piano al 2025 che si basa su tre driver principali: evoluzione del business, efficientamento operativo e generazione di cassa, investimenti in sicurezza innovazione e ambiente per un business sempre più sostenibile.

Infine, tra le Small, Trevi ha registrato un +5,3%.