Il Consiglio di amministrazione del Gruppo Interpump ha approvato i risultati consolidati per l’esercizio 2022, confermando i risultati preliminari diffusi il 15 febbraio che hanno visto ricavi in crescita del 29,5% a 2,08 miliardi rispetto al 2021. A parità di perimetro la crescita è stata del 18,1%.
L’Ebitda ha registrato un incremento del 29,6% a 492,3 milioni, l’Ebitda margin è stabile rispetto al 2021 al 23,7%. L’Ebit è stato pari a 384 milioni, in aumento del 30,1%, con un margine sui ricavi del 18,5% (18,4% nel 2021).
L’esercizio si è chiuso con un utile di 269,7 milioni, in crescita del 35,9% rispetto ai 198,5 milioni dell’anno precedente.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022 risulta pari a 541,8 milioni rispetto ai 494,9 milioni del 2021. A fronte di una liquidità netta dalle attività operative di 203,9 milioni, la variazione della posizione finanziaria netta è da attribuirsi a investimenti per 127,5 milioni, l’acquisto di partecipazioni per 43 milioni, l’acquisto di azioni proprie per 31,7 milioni e il pagamento di dividendi per 31,2 milioni.
Il Cda ha proposto un dividendo di 0,30 euro per azione (0,28 euro nel 2021), con data di stacco della cedola il 22 maggio 2023, record date il 23 maggio e payment date il 24 maggio.
Sull’evoluzione della gestione per il triennio 2023-2025, il gruppo intende perseguire una crescita complessiva del fatturato di circa il 25%, un mantenimento dell’Ebitda margin nell’intorno del 22% e la conferma del disciplinato approccio alla leva finanziaria, con il rapporto Debito Totale/Ebitda fra le 1-1.5x.