Mercati – Altra seduta in rosso per l’Europa, Milano chiude a -1,6%

Chiusura in rosso per le borse europee, che non riescono a dar seguito al rimbalzo di ieri accelerando progressivamente al ribasso nel corso della seduta al termine di una settimana turbolenta in scia ai timori sulla tenuta del settore bancario.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -1,6% a 25.494 punti. In calo anche l’Ibex 35 di Madrid (-2%), il Cac 40 di Parigi (-1,4%), il Dax di Francoforte (-1,3%) e il Ftse 100 di Londra (-1%).

Oltreoceano, prosegue in calo la seduta di Wall Street, con il Dow Jones che perde l’1,1%, lo S&P 500 l’1% e il Nasdaq lo 0,7%.

Sui mercati continua a prevalere un clima di avversione al rischio innescato dal fallimento di Silicon Valley Bank prima e dal caos Credit Suisse poi, alimentando le preoccupazioni che le difficoltà del settore finanziario possano spingere l’economia in recessione.

Gli operatori sono intenti, inoltre, a digerire le decisioni della Bce, che ieri ha aumentato il costo del denaro di 50 punti base togliendo però dal comunicato ufficiale l’impegno ad alzare i tassi di interesse in modo significativo.

Il focus si sposta ora sulla riunione delle Federal Reserve della prossima settimana, che dovrebbe optare per una stretta da 25 punti base, mentre crescono le aspettative che l’istituto di Washington invertirà presto la rotta nella sua politica restrittiva.

Prosegue intanto la discesa dei rendimenti obbligazionari, a testimonianza del sentiment risk-off sui mercati. Il tasso sul biennale americano crolla di circa 20 punti base e quello del decennale di circa 14 punti base.

Lo spread Btp-Bund risale di circa quattro punti base a 193, con il rendimento del decennale italiano in calo di circa tredici punti base al 4,04%.

Sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro risalito oltre quota 1,06 a 1,067 e il dollaro/yen in calo di circa un punto percentuale a 132,3.

Tra le materie prime ancora in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,5%) a 73,6 dollari e il Wti (-1,4%) a 67,4 dollari, cancellando il tentativo di rimonta della mattinata e avviandosi a registrare il maggior calo settimanale da inizio anno.

Tornando a Piazza Affari, le vendite hanno colpito soprattutto Iveco (-4,3%), Finecobank (-4,3%), Tim (-4,2%), Italgas (-3,5%) e Unicredit (-3,2%). In controtendenza Saipem (+2,5%).