Mercati – Europa riduce i guadagni rispetto all’apertura, poco mossi i futures di Wall Street

Prosegue in positivo la seduta delle borse europee tentando di consolidare il rimbalzo registrato ieri dopo le pesanti perdite di inizio settimana, mentre i futures di Wall Street oscillano intorno alla parità.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,5% in area 26.050 punti. In frazionale rialzo anche il Ftse 100 di Londra (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%).

Volge al termine una settimana ricca di turbolenze sui mercati finanziari, in scia alle preoccupazioni legate alla solidità del sistema bancario innescate dal fallimento di Silicon Valley Bank prima e dal caos Credit Suisse poi.

A placare il nervosismo degli investitori ha contribuito la notizia di ieri del pacchetto di salvataggio da 30 miliardi di dollari da parte di un gruppo di grandi banche statunitensi nei confronti di First Republic Bank.

Gli operatori sono intenti, inoltre, a digerire le decisioni della Bce, che ieri ha aumentato il costo del denaro di 50 punti base togliendo però dal comunicato ufficiale l’impegno ad alzare i tassi di interesse in modo significativo.

Il focus si sposta ora sulla riunione delle Federal Reserve della prossima settimana, che dovrebbe optare per una stretta da 25 punti base, mentre crescono le aspettative che l’istituto di Washington invertirà presto la rotta nella sua politica restrittiva.

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro risalito oltre quota 1,06 e il dollaro/yen che si mantiene poco sopra la soglia di 133.

Tra le materie prime in rimonta le quotazioni del greggio con il Brent (+1,1%) a 75,5 dollari e il Wti (+1,5%) a 69,4 dollari, rimanendo comunque sulla strada per registrare il maggior calo settimanale da inizio anno.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si mantiene in area 190 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,15%.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare i petroliferi Saipem (+3,2%), Tenaris (+3%) ed Eni (+2,7%), mentre le vendite colpiscono soprattutto Leonardo (-1,9%), Italgas (-1,5%), Iveco (-1,2%) e Campari (-1,2%).