Snam – Utile netto adj. -4,5% a 1,16 mld e investimenti +52% a 1,9 mld nel FY 2022, conferma target 2023

Nel 2022 il Gruppo Snam registra ricavi totali, al netto degli energy costs, per 3.317 milioni, in aumento di 331 milioni (+11,1%), trainati dalla crescita del business della transizione energetica (+325 milioni a 695 milioni; +87,8%), principalmente per lo sviluppo dell’efficienza energetica, in particolare in ambito residenziale.

L’EBITDA adjusted si attesta a 2.237 milioni, sostanzialmente in linea al 2021 (-13 milioni; -0,6%). La crescita dei business della transizione energetica (+15 milioni), legata sostanzialmente al positivo contributo dell’efficienza energetica (+11 milioni) e del biogas/biometano (+8 milioni), è stata assorbita dalla riduzione registrata dal business delle infrastrutture gas (-28 milioni), originata principalmente dalla riduzione del WACC, e in misura minore da maggiori costi delle utilities, in ragione degli alti prezzi energetici, e dall’incremento del costo del lavoro, legato alla crescita del perimetro di business e a fenomeni inflattivi. Tali fenomeni sono stati quasi interamente compensati dalla solida performance dei ricavi legati alla RAB ed agli incentivi “output-based”, nonché da alcuni effetti positivi one-off.

L’EBIT adjusted si fissa a 1.364 milioni, in calo del 4,6% (-66 milioni), dopo maggiori ammortamenti (+6,5% a 873 milioni), per effetto principalmente dell’entrata in esercizio di nuovi asset.

L’utile netto adjusted di Gruppo è pari 1.163 milioni, in riduzione del 4,5% (-55 milioni), per effetto del minor utile operativo, controbilanciato dalla positiva performance delle società partecipate.

Gli investimenti totali ammontano a 1.926 milioni, in crescita del 52% rispetto
all’anno precedente. Di questi, 1.351 milioni fanno riferimento agli investimenti tecnici (+6,4%) e sono relativi principalmente al settore trasporto (1.007 milioni) e stoccaggio (172 milioni), mentre gli investimenti dei business legati alla transizione energetica hanno raggiunto i 94 milioni.

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022, inclusi il flusso di cassa del capitale proprio (-866 milioni) derivante dal pagamento agli azionisti del dividendo 2021 e le variazioni non monetarie (+223 milioni), relative principalmente all’estinzione del bond
convertibile mediante assegnazione di azioni Snam in portafoglio, ha registrato una riduzione di 2.098 milioni rispetto al 31 dicembre 2021, attestandosi a 11.923 milioni.

Il Consiglio ha deliberato di proporre all’Assemblea del 4 maggio 2023 il pagamento di un saldo dividendo di 0,1651 euro per azione, a partire dal 21 giugno (record date 20 giugno), con data di stacco cedola il 19 giugno. Il dividendo per l’esercizio 2022 risulta pertanto pari a 0,2751 euro, di cui 0,1100 euro già distribuiti lo scorso gennaio a titolo di acconto. Il dividendo complessivo segna un aumento del 5%, in linea con la politica dei dividendi prevista dal Piano strategico 2022-2026.

Infine, il management conferma gli obiettivi finanziari per il 2023:

  • investimenti di 2,1 miliardi (di cui 1,9 miliardi in ambito infrastruttura gas e 0,2 miliardi per la transizione energetica), in crescita del 9% rispetto al 2022
  • RAB tariffaria pari a circa 22,4 miliardi, +5% sul 2022
  • livello di Utile Netto adjusted pari a circa 1,1 miliardi
  • livello di debito netto tra i 15,0 e i 15,5 miliardi.