Ulisse Biomed – I ricavi scendono del 56% a 64mila euro e le perdite balzano a 532mila euro

La ricerca e le partnership dovrebbero rappresentare le chiavi del successo per i prossimi anni di Ulisse Biomed, ma al 30 giugno 2022 il fatturato é più che dimezzato a 63,7 mila euro, anche se valore della produzione aumenta a 312mila euro grazie all’incasso di contributi per 250 mila euro. Tutti gli indicatori reddituali sono profondamente in rosso e la cassa generata dalla quotazione si erode, anche se l’assetto patrimoniale appare solido. Gli analisti poi sono cauti sulla performance dei prossimi due anni, anche se confidano che la ricerca e gli accordi con partner di settore daranno i frutti sperati a partire dal 2024.

Modello di Business

Ulisse Biomed è una healthcare biotech company attiva nei settori della diagnostica, della teranostica e della terapeutica, con lo scopo di fornire soluzioni innovative in detti campi, concedendo in licenza le tecnologie sviluppate ad importanti player internazionali, ovvero producendo direttamente e distribuendo, direttamente e/o indirettamente i prodotti sviluppabili mediante le proprie tecnologie.

La società dispone di tre piattaforme tecnologiche proprietarie in grado di generare prodotti innovativi e competitivi: Sagitta (diagnostica molecolare), NanoHybrid (teranostica e diagnostica) e Aptavir (terapeutica).

Ulisse Biomed è titolare di un portafoglio di intellectual properties costituito da 9 domande di brevetto internazionali (4 relative a Sagitta, 4 relative a NanoHybrid, 1 relativa a Aptavir e 2 trasversali alle tre piattaforme), quattro dei quali concessi in Italia ed in Europa, che coprono le tre piattaforme tecnologiche.

Ultimi Avvenimenti

Il 10 febbraio, Ulisse Biomed ha sottoscritto un accordo di distribuzione a livello mondiale, della durata due anni, per i prodotti della gamma HPV Selfy, con ELITechGroup, società integrata di diagnostica in vitro che serve ospedali e laboratori diagnostici in oltre 100 paesi attraverso un’organizzazione di vendita diretta e tramite partner di distribuzione terzi. I Prodotti oggetto dell’Accordo sono due test per la rilevazione e genotipizzazione del Papillomavirus Umano della gamma HPV Selfy basati sulla tecnologia proprietaria brevettata Sagitta. L’Accordo prevede la promozione e commercializzazione dei Prodotti su base esclusiva ai clienti che utilizzano le piattaforme realizzate da ELITech e non esclusiva ai clienti utilizzatori di piattaforme aperte. L’Accordo permetterà a Ulisse Biomed di espandere la propria portata commerciale e di fornire i prodotti a una gamma più ampia di clienti, oltre a garantire a quest’ultimi accesso ad un capillare servizio di supporto e assistenza.

A settembre, è stata confermata in Europa la domanda di brevetto internazionale relativa alla piattaforma Sagitta RNA, oggetto del contratto di know- how transfer e licenza con Menarini Diagnostics. E’ stata inoltre avviata la validazione di due dei prodotti della gamma HPV Selfy su un sistema diagnostico automatizzato di real-time PCR di un potenziale cliente. Queste attività̀ sono finalizzate alla valutazione della compatibilità̀ dei reagenti prodotti da Ulisse Biomed con il sistema del potenziale cliente e sono strumentali alla stipula di contratti di distribuzione aventi ad oggetto i citati prodotti.

In agosto, è stato liquidato un contributo su progetti a valere sulla programmazione POR FESR 2014-2020 dell’importo di 19,2 mila euro ed è stata confermata la concessione di un contributo a valere sulla programmazione HORIZON 2020 per complessivi circa 2,6 milioni, di cui 259,4 mila euro di competenza della Ulissse Biomed.

A luglio, sulla base di un progetto pilota volto a valutare la ricettività̀ del mercato, la società ha introdotto una nuova modalità̀ di erogazione dei servizi diagnostici HPV specificamente rivolta a medici ginecologi, denominata “HPV PRO”.

Conto Economico

Nel primo semestre 2022 i ricavi da vendite e prestazioni risultano pari 63,7 mila euro con un decremento del 56,3% rispetto ai 145,8 mila euro del primo semestre 2021. I ricavi derivano da royalties per 50 mila euro e dalla vendita di prodotti, al netto dei resi, per 13,6 mila euro. La diminuzione del fatturato è dovuta a minori entrate per lo sviluppo di test per conto di terzi.

Il valore della produzione si attesta a 311,8 mila euro (+105,3% a/a) beneficiando di contributi in conto esercizio per circa 250 mila euro.

L’Ebitda è negativo per 408,4 mila euro rispetto al dato, sempre negativo, di 27 mila euro del semestre a confronto, scontando l’aumento dei costi di ricerca e sviluppo e di produzione, a cui si sommano le spese correlate alla recente quotazione in Borsa.

Il forte incremento dei costi e i maggiori ammortamenti (+98,8% a/a) portano ad un peggioramento del risultato finale. Il semestre chiude così con una perdita netta di 531,6 mila euro (-88,4 mila euro al 30 giugno 2021).

Stato Patrimoniale

Il patrimonio netto risente della perdita del periodo e si attesta a 6,7 milioni verso i 7,2 milioni di fine esercizio 2021, quando la società aveva beneficiato dei proventi della quotazione.

La posizione finanziaria netta rimane positiva anche se si riduce da 5 milioni a 4,4 milioni, in presenza di un flusso della gestione operativa negativo per circa 373 mila euro e investimenti per circa 181 mila euro.

Ratio

La posizione finanziaria netta positiva e la presenza di una perdita d’esercizio rendono privi di significato il commento dei principali indicatori di bilancio.

Outlook

La società intende perseguire un percorso di crescita organica del proprio business attraverso l’avvio della commercializzazione dell’ampliato menu di test. Il management si prefigge di raggiungere questo obiettivo mediante accordi di distribuzione e/o licenza da concludere con aziende del settore con un adeguato accesso al mercato, tali da garantire nel breve periodo ritorni economici soddisfacenti. A tal fine, già a partire dall’aprile 2022, sono state avviate negoziazioni finalizzate al raggiungimento di accordi.

I vertici confidano nelle prospettive del settore di riferimento che appaiono buone, per quanto risentano del fisiologico calo della domanda di prodotti di biologia molecolare correlati alla diagnosi del Sars-CoV-2. La pandemia, tuttavia, ha aumentato il tasso di adozione di macchinari real-time PCR, che ora dovranno essere riutilizzati per altri fini facendo presumere un aumento della domanda di reagenti di biologia molecolare non relativi alla diagnostica per Sars-CoV2.

ValueTrack, nello studio del 21 ottobre, rivede al ribasso le proprie stime. A parere degli analisti, il business model di Ulisse BioMed, inizialmente basato sull’incasso di royalty, si sta orientando sempre più su accordi di fornitura, con conseguente aumento dei ricavi ma anche maggiori costi di produzione e fabbisogni di circolante, per lo meno nel breve periodo.

Per il periodo 2022-2024 gli esperti si aspettano che la società incassi contributi per complessivi 600 mila euro e che sostenga costi ricerca e sviluppo circa 1,3 milioni.

Le nuove previsioni per l’anno 2022 riportano ricavi dalle vendite per 131 mila euro e un valore della produzione pari a 554 mila euro.  L’Ebitda sarà negativo per 405 mila euro e la perdita netta finale, pari a 710 mila euro, supererà quella dell’esercizio 2021 (604 mila euro).

L’esercizio 2023 vedrà, a parere degli analisti, un forte aumento delle vendite e del valore della produzione, stimati rispettivamente a 802 mila euro e 1,1 milioni, ma costi di ricerca e sviluppo e costi di struttura continueranno a pesare sul risultato finale.  L’Ebitda cambierà di segno, attestandosi a un valore positivo di 88 mila euro, ma l’esercizio chiuderà ancora con una perdita pari a 226 mila euro.

Il 2024 sarà profittevole con vendite e valore della produzione pari rispettivamente a 1,1 e 1,4 milioni e tali da più che compensare i costi. L’Ebitda cifrerà 403 mila e l’Ebitda margin salirà al 28% e l’esercizio chiuderà con un utile di 78 mila euro.

La posizione finanziaria netta di fine periodo sarà positiva per 3,9 milioni dai 4,9 milioni di dicembre 2021, dopo aver finanziato la crescita del business e investimenti stimati per 185 mila euro nell’arco dei tre anni.

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