Antares Vision Group ha rilevato il 15% di Isinnova, start–up tecnologica bresciana di Cristian Fracassi che abilita e rende accessibile l’innovazione tecnologica con progetti come le maschere ossigeno salvavita durante l’emergenza Covid–19 o le protesi low–cost per l’Ucraina.
L’ammontare complessivo pagato per la quota è di 1,5 milioni.
Fondata nata nel 2014, Isinnova si propone come centro di ricerca e sviluppo, e fornitore di servizi di innovazione, e si definisce come “Knowledge–Intensive Business Service”. Svolge, inoltre, il ruolo di intermediario, per trasferire idee e tecnologie da un settore in cui sono pensate ad un altro che ha un fabbisogno tecnico o un problema da risolvere.
L’accordo prevede (i) la nomina da parte di Antares di un membro (su tre) o di due (su cinque) del Cda di Isinnova; (ii) la partecipazione di Antares al Comitato Scientifico di Isinnova; (iii) accordi di ricerca e sviluppo per l’impegno, da parte di Isinnova, nelle attività individuate da Antares; (iv) la titolarità dei diritti economici e di sfruttamento delle invenzioni sviluppate e il diritto di prelazione da parte di Antares per l’analisi e lo
sfruttamento (tramite acquisto di licenze esclusive, con relativo pagamento di royalties), delle ulteriori invenzioni e sviluppi di Isinnova.
Si ricorda che la collaborazione tra Antares Vision Group e Isinnova è già attiva con l’ingegnerizzazione del carrello intelligente (Medication Management Platform) e con il cosiddetto «drone» di Pen Tec (società che dal 2021 fa parte di AV Group), una unità che analizza i gas del packaging.