Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:
Giornata positiva per i mercati azionari europei: il Ftse Mib guadagna l’1,4%, il Dax l’1,1% e il Ftse 100 lo 0,8%. A Wall Street, il Dow Jones sale dell’1% e lo S&P 500 dello 0,6%, mentre il Nasdaq oscilla sulla parità.
Ancora in ribasso le quotazioni del greggio, complice il clima di incertezza che si respira sui mercati che penalizza gli asset rischiosi, tra cui le commodities, in scia alle preoccupazioni legate al sistema bancario globale.
I prezzi del petrolio hanno ridotto le perdite rispetto alla mattinata, mantenendosi comunque in prossimità dei minimi da quindici mesi, dopo aver archiviato la scorsa settimana con ribassi superiori al 10%.
Dopo essere rimaste in uno stretto range di scambi nei primi mesi dell’anno, le quotazioni del greggio hanno accelerato al ribasso tra i tumulti nel settore finanziario, i timori per una recessione globale e la resilienza dell’offerta russa.
Il recente crollo dei prezzi ha alimentato la prospettiva di un intervento da parte dell’Opec+, anche se l’ipotesi più probabile resta che l’organizzazione adotti un approccio attendista per il momento.
Intanto, però, il forte calo della scorsa settimana ha spinto Goldman Sachs, tra i più bullish sul petrolio, ha smorzato parzialmente le proprie previsioni, non stimando più che i prezzi raggiungeranno i 100 dollari quest’anno.
