Nel 2022 il gruppo Intermonte ha registrato un ricavi in diminuzione del 14,2% 37,6 milioni.
I costi sono scesi del 14,7% evidenziando un Cost Income del 72,7%, in linea con la
media dei tre anni precedenti.
L’utile netto consolidato si è ridotto dell’8,8%, mentre l’utile per azione (EPS) è in calo del 8,1% per effetto del minor numero di azioni a seguito del buy back effettuato nel corso
del 2022.
Il Gruppo ha chiuso il 2022 con un ROE del 14,5% pur mantenendo elevati livelli di
patrimonializzazione con un IFR ratio (Investment Firm Regulation) pari a circa 6,5x i requisiti patrimoniali minimi.
Il Cda proporrà all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo per azione di 0,26 euro, invariato rispetto all’esercizio precedente e con un payout ratio superiore
al 100% dell’utile netto consolidato.
I primi mesi del 2023 confermano un trend molto volatile dei mercati e di avversione al rischio da parte degli investitori. In questo contesto la società ritiene di poter continuare a sovraperformare i mercati di riferimento nelle aree Sales & Trading e Global Markets, mantenendo un profilo di rischio ridotto grazie alla diversificazione. La pipeline dell’Investment Banking per l’anno in corso è molto solida. La Divisione Digitale dovrebbe beneficiare degli investimenti in persone e tecnologia e proseguire nella sua crescita nel corso dell’anno.
###
Resta sempre aggiornato sul tuo titolo preferito, apri l'Insight dedicato a Intermonte