Mercati – Apertura negativa per l’Europa, Milano a -1,1%

Partenza in rosso per le borse europee, all’inizio di una settimana in cui il focus sarà rivolto soprattutto sulla riunione della Federal Reserve e mentre continuano a tenere banco i timori di una crisi bancaria.

A Milano il Ftse Mib cede l’1,1% in area 25.230 punti. In ribasso anche il Ftse 100 di Londra (-0,9%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%), il Dax di Francoforte (-0,4%) e il Cac 40 di Parigi (-0,3%).

Sui mercati continua a prevalere il nervosismo nonostante l’azione coordinata di Bce, Banca del Canada, Banca d’Inghilterra, Banca del Giappone, Fed e Banca nazionale svizzera per migliorare l’efficacia delle linee swap in dollari per offrire maggiore liquidità.

Intanto è stato raggiunto un accordo per il salvataggio di Credit Suisse, che verrà acquistata da Ubs per 0,76 franchi per azione. La Banca Centrale Svizzera sosterrà Ubs fino a 100 miliardi di liquidità per far fronte a eventuali perdite di Credit Suisse

Il tutto in attesa del meeting del Fomc in programma tra domani e mercoledì, con le aspettative degli operatori divise tra un rialzo dei tassi di interessi da 25 punti base e una pausa nel ciclo di strette monetarie.

Esclusa invece l’ipotesi si un intervento da mezzo punto percentuale, a cui il presidente della Fed Jerome Powell aveva aperto prima dello scoppio delle preoccupazioni per la stabilità del sistema finanziario.

Sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene in area 1,065 mentre il dollaro/yen arretra a 131. Tra le materie prime ancora in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-2,8%) a 70,9 dollari e il Wti (-2,8%) a 65 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 200 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,96%.

Tornando a Piazza Affari, in calo Banco Bpm (-3,3%), Saipem (-3,2%), Bper (-2,7%), Diasorin (-2,7%) e Iveco (-2,4%), mentre avanzano Terna (+1,7%), Recordati (+1%) e Inwit (+1%).