Il Cda di Directa ha approvato il bilancio 2022, che riporta il miglior risultato di sempre con un utile netto consolidato superiore a 5,6 milioni (+7,6% a/a), che beneficia di un credito fiscale di 500mila euro legato ai costi sostenuti nel 2021 per il progetto di IPO.
L’utile lordo, pari a circa 7,5 milioni, è in lieve aumento rispetto a 7,4 milioni, risultato già
record del 2021.
Le commissioni nette ammontano complessivamente a oltre 14 milioni, stabili rispetto al 2021.
Il margine d’interesse aumenta del 6,6% a 9,6 milioni.
Il patrimonio netto della Società cresce del 12,4% rispetto a fine anno 2021 attestandosi a 29,9 milioni e consolidando ulteriormente la posizione patrimoniale, nonostante il dividendo distribuito nel corso del 2022 per complessivi 2,475 milioni.
Il Cet1, calcolato secondo il regolamento UE 2033/19 (IFR) su base individuale, passa dal 686% di fine 2021 al 572% di fine 2022, in calo ma pur sempre oltre 10 volte al di sopra della soglia minime definita dalla Banca d’Italia che è pari al 56%.
Il numero di conti in essere, più che raddoppiato nell’ultimo triennio, ha raggiunto a fine 2022 quota 61.348 (di questi 7.849 sono clienti “indiretti” che si avvalgono di un conto con una delle oltre 150 banche convenzionate) e il controvalore complessivo delle masse amministrate sfiora i 3,5 miliardi, in aumento di circa 500milioni in un anno, malgrado la discesa dei listini che ha ridotto il controvalore degli strumenti finanziari della clientela.
Il totale asset dei clienti assomma a 3.484 milioni (+15,5% rispetto a fine anno 2021).
Per quanto riguarda la quota di mercato, secondo il rapporto Assosim, Directa è cresciuta rispetto ai concorrenti del 14,2% passando da una “market share” del 4,85% a una del 5,54% in un solo anno, confermandosi al quinto posto assoluto in Italia per le attività di negoziazione in conto terzi.
Secondo il report “Tolis” di Borsa Italiana sugli operatori “on line”, Directa ha incrementato l’operatività in quasi tutti i comparti arrivando ad una quota di mercato del 13,1% (+13,9% rispetto al dato di fine 2021 pari a 11,5%).
Nei primi mesi del 2023 è proseguito il percorso di crescita che caratterizza la società da un triennio a questa parte. Il numero di conti in essere a fine febbraio era superiore a 64.000 (oltre 2.500 nuovi conti in essere da inizio anno) mentre il totale degli asset della clientela superava i 3,8 miliardi, con un aumento di circa 300 milioni in soli due mesi.
Il Cda ha proposto alla prossima Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,16 per azione, in aumento del 6,6% rispetto all’esercizio passato. Tale distribuzione, se approvata dall’Assemblea, avrà luogo a partire dal 10 maggio 2023 (con stacco cedole l’8 maggio e “record date” il 9 maggio).
Massimo Segre, Presidente di Directa, ha sottolineato: “Nei primi mesi del 2023, anche grazie a “Libera”, la nuova piattaforma ideata e realizzata per la clientela “investor”, presentata al pubblico lo scorso 19 dicembre 2022, sono aumentati ulteriormente sia i nuovi conti in essere, sia le masse amministrate. L’obiettivo per l’intero 2023 è quello di migliorare ulteriormente, rafforzando l’attuale posizionamento e consolidando il nostro ruolo che ci vede, da oltre un ventennio, come punto di riferimento nel panorama italiano per la clientela “autonoma” che si occupa in prima persona dei propri risparmi; inoltre, nel prossimo futuro contiamo di portare a termine la nuova linea di business “private”, destinata alla clientela cosiddetta “gestita”, che affida a consulenti qualificati le decisioni di investimento relative al proprio patrimonio”.
###
Resta sempre aggiornato sul tuo titolo preferito, apri l'Insight dedicato a Directa Sim