Mercati Usa – Partenza di ottava positiva

Wall Street si lascia al momento dietro le spalle la crisi bancaria ed avvia la settimana con il segno verde in attesa della riunione del FOMC dalla quale spera in un rallentamento della politica monetaria restrittiva, adottata ad inizio 2022 per fronteggiare la crescita esponenziale dell’inflazione.

Ieri gli indici principali hanno trascorso tutta la seduta con segno positivo, ad eccezione del Nasdaq, partito in rosso e poi terminato anche lui in progresso.

Il bilancio definitivo della giornata vede il Dow Jones ed il Russell 2000 in guadagno entrambi dell’1,2%, lo S&P500 dello 0,9% ed il listino tecnologico fanalino di cosa con un apprezzamento dello 0,4%, appesantito dalle performance negative di Microsoft (-2,5%) e Amazon (-1,3%).

In ripresa gran parte dei titoli delle principali istituzioni finanziarie ed assicurative, mentre continua il calvario della First Republic Bank (-47%), ieri sospesa nove volte per eccesso di ribasso.

VIX in discesa del cinque per cento a 24,15 punti.

Sul mercato obbligazionario tornano a salire i rendimenti con il Tbond che si apprezza di quattro punti base fino al 3,48%.

Tra le materie prime, il petrolio recupera terreno, dopo una partenza di nuovo in calo, e chiude con un rialzo di un punto percentuale poco al di sotto dei 68 dollari al barile.

Seduta di consolidamento per entrambi i due principali metalli preziosi – oro ed argento – i quali terminano con un lieve arretramento inferiore al mezzo punto percentuale. Il metallo giallo in mattinata supera di slancio anche la barriera psicologica dei 2.000 dollari l’oncia guadagnando oltre un punto percentuale, progresso che annulla successivamente in scia al rimbalzo dei mercati azionari.

Sul mercato valutario il dollaro cede mezza figura scivolando a 1,072 rispetto alla moneta unica.