RCS – Ricavi stabili a 845 mln ed Ebitda in calo del 18% a 118,5 mln nel 2022, cedola invariata di 0,06 euro

Nel 2022 il gruppo RCS ha consuntivato ricavi pari a 845 milioni, sostanzialmente stabili rispetto al 2021 (846,2 milioni).

I ricavi digitali valgono circa 207 milioni (205 milioni nel 2021), con un’incidenza sui ricavi complessivi del 24,5%, mentre quelli pubblicitari ammontano a 345,4 milioni (-2,9 milioni), scontando la flessione in Italia solo parzialmente compensata dal miglior andamento in Spagna. La raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi on-line si attesta a 148,7 milioni (circa il 43,1% del totale dei ricavi pubblicitari).

I ricavi editoriali e diffusionali si riducono da 375,7 a 355,8 milioni, sostanzialmente per un decremento dei ricavi editoriali in Italia delle opere collaterali e dei ricavi diffusionali a mezzo stampa delle due testate italiane, oltre che alla cessazione dei servizi di distribuzione svolti da m-dis Distribuzione Media a favore di alcuni editori (-4,1 milioni), parzialmente compensata dalla crescita dei ricavi da abbonamenti digitali.

Corriere della Sera è primo quotidiano italiano in edicola (Fonte: dati ADS gennaio-dicembre 2022) con una customer base digitale totale attiva a fine 2022 di 508mila abbonamenti (+32,3% rispetto al 31 dicembre 2021). La customer base digitale dei prodotti pay Gazzetta a fine 2022 (Fonte interna) è pari a 171mila abbonamenti (vs 80mila a fine 2021).

RCS è risultato primo editore on-line anche nel 2022 in Italia, con un dato aggregato di 31,4 milioni di utenti unici mensili medi (al netto delle duplicazioni) (Fonte Audiweb).
Anche in Spagna gli abbonamenti digitali sono in forte crescita: 101mila per El Mundo e 51mila per Expansion a fine dicembre 2022.

L’Ebitda ante oneri non ricorrenti 2022 è pari a 130,6 milioni (148,3 milioni nel 2021) ed è stato impattato da un incremento dei costi della carta e di altri fattori produttivi di circa 28 milioni.

L’Ebitda è positivo per 118,5 milioni (vs 144,5 milioni nel 2021), scontando oneri netti di natura non ricorrente per 12,1 milioni (-3,8 milioni nel 2021), di cui circa 10 milioni imputabili alla transazione del contenzioso relativo al complesso immobiliare di via Solferino/via San Marco/via Balzan.

L’Ebit è positivo per 66,6 milioni e si confronta con il risultato operativo positivo di 96
milioni del 2021. La flessione riflette i fenomeni e gli oneri non ricorrenti sopra riportati, oltre a registrare maggiori ammortamenti conseguenti agli investimenti nello sviluppo delle attività digitali.

Il risultato netto di Gruppo è positivo per 50,1 milioni (72,4 milioni nel 2021, quando
aveva beneficiato per 9,5 milioni della plusvalenza realizzata nella cessione della Unidad Editorial Juegos SA.). Per contro, il 2022 risente di oneri non ricorrenti per 12,1 milioni (3,8 milioni nel 2021), oltre che del descritto incremento dei costi della carta e di altri fattori produttivi.

Al 31 dicembre 2022 l’indebitamento finanziario netto è pari a 31,6 milioni (positiva per 16,7 milioni al 31 dicembre 2021). Il decremento è principalmente riconducibile (i) agli investimenti in immobilizzazioni, di cui l’acquisto dell’immobile di via Solferino per 59,9 milioni, (ii) alla distribuzione di dividendi per 31 milioni, e (iii) agli oneri non ricorrenti e altri investimenti. L’apporto positivo della gestione tipica è pari a 80,2 milioni nel 2022.

L’indebitamento finanziario netto complessivo, che comprende anche debiti finanziari per leasing ex IFRS 16 (principalmente locazioni di immobili), per complessivi 142,8 milioni al 31 dicembre 2022, ammonta a 174,4 milioni, in aumento di 29,5 milioni rispetto al dato del 31 dicembre 2021 (144,9 milioni).

Il Gruppo ritiene che sia possibile porsi l’obiettivo di conseguire anche nel 2023 margini (Ebitda) fortemente positivi, in crescita rispetto a quelli realizzati nel 2022 e di proseguire con un’ulteriore generazione di cassa dalla gestione operativa. L’evoluzione del conflitto in Ucraina in corso e della situazione generale dell’economia e dei settori di riferimento potrebbe tuttavia condizionare il pieno raggiungimento di questi obiettivi.

Il Cda ha deliberato anche di proporre all’Assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,06 euro per azione al lordo delle ritenute di legge, con stacco della cedola il 22 maggio 2023, valuta 24 maggio 2023 (record date 23 maggio 2023).