Mercati – Borse poco mosse per l’Europa, Milano a +0,1%

Prosegue in lieve rialzo la seduta delle borse europee mentre i futures di Wall Street scambiano poco mossi, in un clima di cautela in attesa questa sera delle decisioni della Federal Reserve.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,2% in area 26.600 punti. Poco sopra la parità anche il Dax di Francoforte (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Gli operatori restano cauti in attesa di capire quale sarà l’approccio dell’istituto di Washington alla luce delle tensioni degli ultimi giorni sui mercati finanziari, in apprensione per la stabilità del sistema bancario statunitense e ad un rischio di contagio.

Secondo le attese, il Fomc dovrebbe alzare il costo del denaro di 25 punti base, con i mercati che monitoreranno eventuali indicazioni sulla possibilità di tagli ai tassi di interesse nella seconda parte dell’anno.

A conferma del difficile compito delle banche centrali, sul fronte macro i dati di oggi hanno mostrato un’accelerazione dell’inflazione UK a febbraio, aumentando la pressione sulla Bank of England in vista della riunione di domani.

Nel frattempo, il presidente della Bce Christine Lagarde ha dichiarato che l’Eurotower adotterà un approccio “robusto” che permetterà di rispondere ai rischi legati all’inflazione, garantendo al contempo gli aiuti necessari se dovessero emergere delle minacce sui mercati finanziari.

Sul Forex il cambio euro/dollaro risale in area 1,08 e il dollaro/yen a 132,8. In rialzo la sterlina a 1,228 sul dollaro, in attesa del meeting della Bank of England in programma domani.

Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,4%) a 75 dollari e il Wti (-0,3%) a 69,3 dollari, complice anche l’incremento delle scorte Usa evidenziato dal report settimanale Api.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa tre punti base in area 185 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,19%.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Nexi (+1,6%), Leonardo (+1,5%), e Fineco (+1,4%), mentre le vendite colpiscono soprattutto A2A (-1,6%), Interpump (-1,2%) e Terna (-1,2%).