Mercati Usa – S&P500 (+1,3%) oltre i 4.000 punti

Prosegue la fase di rimbalzo a Wall Street che supera brillantemente i timori della crisi bancaria domestica ed internazionale e prosegue nel rally di inizio settimana, in attesa delle decisioni di questa sera della Federal Reserve sui tassi di interesse.

Il bilancio definitivo della giornata vede il Russell 2000 in guadagno dell’1,8%, il Nasdaq del 1,4%, lo S&P 500 dell’1,3%  ed il Dow Jones dell’uno per cento.

VIX in discesa del dieci per cento a 21,4 punti.

I listini americani hanno aperto in verde ed hanno scambiato in un range molto ristretto per tutta la seduta. A metà giornata hanno tentato di scendere, ma hanno successivamente di nuovo accelerato chiudendo sui massimi intraday.

Protagonisti assoluti i titoli tecnologici con a capo Tesla (+7,8%) che in alcuni momenti è tornata a superare i 200 dollari. La società di Elon Musk ha beneficiato di un report mondiale sulla previsione della produzione di litio, il principale componente delle batterie elettriche, il quale sembra essere sufficiente per l’intero anno in corso e che di conseguenza sta scendendo di prezzo per un eccesso di offerta.

Brillanti anche Google (+3,8%), Meta (+2,2%) e Amazon (+3%).

Sul mercato obbligazionario tornano a salire i rendimenti con il Tbond che si apprezza di tredici punti base fino al 3,61%.

Tra le materie prime, il petrolio risale la china per la seconda seduta consecutiva.  L’oro nero avanza di un punto e mezzo percentuale fino a 69,5 dollari al barile.

Seduta negativa per entrambi i due principali metalli preziosi – oro ed argento – i quali perdono l’attrattività di bene rifugio. Il metallo più prezioso cede due punti percentuali, mentre l’argento solo la metà.

Sul mercato valutario il dollaro prosegue la fase di debolezza scivolando a 1,076 rispetto alla moneta unica.