Nel 2022 il Gruppo Terna ha consuntivato ricavi per 2.964,5 milioni, in aumento del 13,8% rispetto al 2021.
Un risultato dovuto prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate (+12,8% a 2.542,3 milioni, il 85,8% del fatturato totale), ascrivibile principalmente ai maggiori meccanismi incentivanti output-based e all’incremento della base asset regolata (RAB), al netto della riduzione del WACC riconosciuto per il 2022.
In crescita anche i ricavi delle Attività Non Regolate (+20,1% a 421,4 milioni, il 14,2% del totale) che riflettono in particolare l’apporto derivante dalle attività del Gruppo LT in ambito smart grids e il maggior contributo del Gruppo Tamini e del Gruppo Brugg Cables.
L’EBITDA si attesta a 2.059,2 milioni, in crescita del 11%, principalmente per un miglior risultato delle Attività Regolate.
L’EBIT sale del 11,1% a 1.333,5 milioni, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 725,7 milioni (+10,9%).
L’utile netto di Gruppo è pari a 857,0 milioni, in aumento del 8,6% rispetto ai 789,4 milioni del 2021.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022 si esprime in 8.576,3 milioni, in significativo miglioramento rispetto ai 10.002,5 milioni di fine 2021. Il consistente incremento del patrimonio netto di Gruppo e il contestuale decremento dell’indebitamento finanziario netto sono principalmente determinati dall’emissione ibrida perpetua e green per un importo di 1 miliardo effettuata a febbraio, che ha avuto ampio gradimento sul mercato, contabilizzata come strumento di equity, nonché da un miglioramento del circolante nel periodo.
Gli investimenti complessivi effettuati nell’esercizio aumentano del 15,5% a 1.756,8 milioni. Tra i principali progetti dell’esercizio si segnalano gli avanzamenti del Tyrrhenian Link, il progetto che collegherà la Sardegna alla Sicilia e quest’ultima alla Campania, gli interventi per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia (linea Paternò-Pantano-Priolo), il collegamento fra isola d’Elba e Toscana, nonché il proseguimento del piano di installazione delle apparecchiature statcom, reattori e compensatori sincroni a beneficio della sicurezza della rete.
Per il 2023 il management di Terna prevede che il Gruppo possa conseguire ricavi per 3,11 miliardi, un EBITDA pari a 2,12 miliardi e un EPS di 0,43 euro. Con specifico riferimento al Piano investimenti, previsto pari a 10 miliardi complessivi nel quinquennio 2021-2025, il Gruppo ha un target 2023 pari a circa 2,2 miliardi.
Infine, il Cda proporrà all’Assemblea degli azionisti l’approvazione di un dividendo per l’esercizio 2022 pari a 31,44 centesimi di euro per azione e la distribuzione (al netto dell’acconto sul dividendo ordinario di 10,61 centesimi di euro già erogato lo scorso novembre) dei rimanenti 20,83 centesimi di euro per azione, da mettere in pagamento dal
21 giugno 2023 con data stacco cedola il 19 giugno e record date il 20 giugno.