Mercati – Apertura sotto la parità per l’Europa, Milano a -0,3%

Partenza poco sotto la parità per le borse europee, dopo le perdite registrate ieri a Wall Street in seguito alla riunione della Federal Reserve e con l’attenzione sempre rivolta alla stabilità del settore finanziario.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,3% in area 26.440 punti. In ribasso anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%), il Ftse 100 di Londra (-0,4%), il Dax di Francoforte (-0,1%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%).

Come da attese, la banca centrale americana ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base, il nono incremento consecutivo, portandoli nell’intervallo del 4,75-5%, sui massimi da settembre 2007.

Il chairman Jerome Powell ha però smorzato le speranze di tagli dei tassi quest’anno, ribadendo di essere pronto a continuare ad aumentare il costo del denaro fino a che l’inflazione non mostrerà segnali di rallentamento.

Ad appesantire il sentiment degli operatori hanno contribuito, inoltre, le parole del Segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen, secondo cui il governo non starebbe considerando l’ipotesi di estendere la garanzia federale di tutti i depositi bancari.

Dichiarazioni che smentiscono le indiscrezioni circolate negli scorsi giorni sulla possibilità di un’estensione a tutte le banche della garanzia ai depositi superiori ai 250.000 dollari, come fatto con Silicon Valley Bank e Signature Bank.

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro tornato in area 1,09 e il dollaro/yen sceso poco sotto quota 131. In rialzo la sterlina a 1,23 sul dollaro, in attesa oggi del meeting della Bank of England.

Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,6%) a 76,2 dollari e il Wti (-0,8%), dopo l’incremento delle scorte Usa evidenziato ieri dal report settimanale Eia.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 183 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,11%.

Tornando a Piazza Affari, in ribasso in particolare Amplifon (-1,3%), Saipem (-1,2%), Iveco (-1,1%) e Finecobank (-1,1%). Bene, invece, Inwit (+2,7%).