Mercati Usa – Powell spegne l’entusiasmo

Seduta a tre velocità diverse ieri a Wall Street con una prima fase, prima della riunione della Federal Reserve, in un range molto stretto vicino alla parità. Successivamente al rialzo di 25 punti base, gli indici scattano verso l’alto guadagnano oltre mezzo punto percentuale rispetto alla situazione precedente.

Infine, quando Powell afferma che non ci saranno tagli dei tassi per tutto il 2023 i listini affondano nell’ultima mezz’ora e perdono oltre due punti percentuali rispetto ai massimi precedenti chiudendo sui minimi intraday.

Il bilancio definitivo della giornata vede il Russell 2000 in arretramento del 2,8% e gli altri tre listini principali – Nasdaq, Dow Jones e S&P500 – tutti e tre in calo dell’uno e sessanta per cento.

Sotto pressione il settore finanziario con First Republic in calo del quindici per cento, U.S Bancorp (-7,3%) e JP Morgan (-2,6%).

VIX in risalita del cinque per cento a 22,4 punti.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti tornano al livello di lunedì sera cedendo sul decennale governativo i tredici punti base guadagnati nel giorno precedente fino al 3,48%.

Tra le materie prime, il petrolio continua la fase di recupero e rimbalza per la terza seduta consecutiva. L’oro nero avanza di un punto e mezzo percentuale sfiorando i 71 dollari al barile.

Si riprendono anche i due principali metalli preziosi – oro ed argento – in scia alle parole di Powell e allo scivolone del biglietto verde. Il metallo più prezioso si apprezza di un punto percentuale, mentre l’argento di quasi il doppio tornando al di sopra di quota 23 dollari l’oncia.

Sul mercato valutario il dollaro cede quasi una figura e mezza scivolando a 1,09 rispetto alla moneta unica.