Somec ha chiuso il 2022 con ricavi in crescita a 328,8 milioni (+27,2% a/a, di cui il +3,1% relativo al favorevole effetto cambi). La crescita organica è stata del 17%, mentre le acquisizioni di Bluesteel, Budri, Lamp Arredo hanno apportato ulteriori ricavi per 26,5 milioni.
Il backlog totale del Gruppo è passato da 921 milioni a fine anno 2021 a 934 milioni nel 2022, di cui il 23% in opzione, e copre l’orizzonte temporale 2023-2031.
L’Ebitda è risultato in aumento dello 0,9% a 23,2 milioni, con la relativa marginalità in contrazione dall’8,9% al 7,1%. L’aumento dei costi di produzione, in particolare materie prime ed energia avevano provocato un calo della redditività nella prima parte dell’anno, recuperata in parte nel secondo semestre.
L’Ebit è risultato in calo da 7,1 milioni a 2,9 milioni, con la relativa marginalità in diminuzione dal 2,8% allo 0,9%, un andamento che ha scontato l’aumento degli ammortamenti conseguente alle acquisizioni del 2022e la svalutazione di crediti commerciali per 2,7 milioni. Escludendo quest’ultima componente, l’Ebit rettificato è pari a 5,6 milioni, con il relativo margine all’1,7%.
Il Gruppo ha riportato una perdita netta di 0,5 milioni, in netto calo rispetto all’utile di 10,8 milioni del 2021. Sul risultato hanno impattato le dinamiche riguardanti l’Ebit, oneri finanziari per 2 milioni per l’aumento dell’indebitamento lordo e un aumento delle imposte da 0,5 milioni a 1,4 milioni.
Il risultato netto rettificato, al netto degli accantonamenti per svalutazioni e del relativo effetto fiscale, è risultato positivo e pari a 1,6 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto sale da 22,5 milioni a 54,3 milioni soprattutto a seguito delle acquisizioni realizzate nel 2022 (36 milioni) e del pagamento dei dividendi (8,5 milioni), pur in presenza di un flusso di cassa operativo positivo pari a 14 milioni. Al netto degli effetti dell’IFRS 16, l’indebitamento finanziario netto aumenta da 48,2 milioni a 81,9 milioni.
Nel 2023 la società prevede ricavi non inferiori a 360 milioni, un Ebitda non inferiore a 30 milioni, con la relativa marginalità al di sopra dell’8%. Il Gruppo prevede di mantenere l’indebitamento finanziario netto inferiore a 40 milioni e di tornare a pagare dividendi nell’anno in corso.